Molti gli interessati alla quota minoritaria in Publiacqua
La Provincia conferma gli impegni sulla vendita della centrale del Latte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 novembre 2002 18:34
Molti gli interessati alla quota minoritaria in Publiacqua<BR>La Provincia conferma gli impegni sulla vendita della centrale del Latte

Saur International, Compagnie Genèrale des Eaux, Severn Trent Water Services Plc, Società Metropolitana Acque Spa, Rwe Thames Water, Acea Spa e Amga Spa. Sono queste le società che hanno espresso "manifestazione d'interesse" per l'acquisizione del 40% tramite aumento di capitale di Publiacqua Spa, in applicazione al bando pubblicato il 21 ottobre scorso. A questo punto le proposte verranno valutate dalla commissione di gara che entro il 28 novembre individuerà i soggetti ammessi alla fase di presentazione dell'offerta.

A questi verrà inviata una lettera di invito con la disciplina dettagliata delle modalità di presentazione dell'offerta che sarà comunque articolata in una offerta tecnica e una economica. L'aggiudicazione avverrà sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa, cioè su una valutazione combinata di offerta economica e piano d'impresa. "Esprimiamo grande soddisfazione - hanno sottolineato gli assessori ai lavori pubblici Paolo Coggiola e alle aziende partecipate Simone Tani - per il numero di manifestazioni d'interesse, elemento decisivo per garantire il buon esito della procedura e strutturare una Publiacqua sempre più forte e capace di svilupparsi, al servizio dei cittadini". La vendita della Centrale del Latte è arrivata in Consiglio provinciale.

L’assessore all’agricoltura Lastrucci rispondendo alla domanda d’attualità presentata dal consigliere del Ppi – Margherita Vignoli ha ripercorso la vicenda che ha visto la gara per la vendita della centrale del latte dare esito negativo. “Solo Parmalat e Cooperlat – ha spiegato Lastrucci – hanno fatto pervenire le buste contenenti le offerte. Nessuna delle due società ha presentato, entro il termine previsto, le fideiussioni previste dal bando di gara che, ricordo, erano di 5 milioni di euro.

L’orientamento degli amministratori del comune di Firenze è di dare vita ad un nuovo percorso di vendita, senza procedure, a trattativa privata, fermi restando i vincoli previsti dal bando di gara. I vincoli prevedono il mantenimento dell’occupazione nei termini specificati dagli accordi con le organizzazioni sindacali, la realizzazione della nuova sede dello stabilimento fiorentino dove verrà trattato il latte fresco, la conservazione dei marchi commerciali e l’utilizzo di essi, in esclusiva, per presente e futura produzione per un periodo di almeno 5 anni dalla data della stipula del contratto, l’acquisto di latte alle stalle delle aziende toscane per un periodo di almeno 5 anni e per una quantità annua pari ad almeno 35 milioni di litri purchè abbia un prezzo allineato a quello di mercato”.

Soddisfatto il consigliere Vignoli che, non volendo entrare nel merito delle procedure di vendita ha ribadito che “il Consiglio Provinciale ha discusso perché la Provincia faccia il suo dovere entrando in quel 20% che rimarrà in mano pubblica. Avevamo deciso – ha continuato Vignoli – che era nostro compito entrare perché il territorio deve essere difeso con l’occupazione e con il latte di qualità che viene prodotto in Mugello ed Alto Mugello”.
(mr)

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