«Dopo il fallimento della gara per la vendita della Centrale del Latte occorre che la cessione delle quote azionarie sia fatta solo a partire dal 2005, ovvero solo quando sarà operativo il nuovo stabilimento nell'area della Mercafir». La proposta è stata avanzata dal capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi secondo il quale «sulla vendita di questa azienda partecipata adesso ci sono molte, troppe incertezze. L'unica certezza è che i soldi per la costruzione del nuovo stabilimento ci sono perché deriveranno dagli accordi stipulati con Tav e dalle vendite dei depositi e degli stabilimenti di Livorno e Pistoia, sarebbe quindi controproducente per tutti andare avanti adesso.».
«Delle quattro aziende che si erano dichiarate interessate - ha spiegato Toccafondi - solo due, Parmalat e Cooperalat, avevano consegnato offerta economica e piano industriale ma non hanno presentato la fidejussione entro i termini previsti dal bando, per questo è indiscutibile che il bando di gara dovrà essere ripresentato azzerando ciò che è stato fatto fino ad ora». «Quanto accaduto rappresenta l'ennesimo flop in materia di privatizzazione di questa giunta - ha concluso l'esponente del centrodestra - a questo punto però la preoccupazione aumenta perché il Comune in cerca di liquidità per far quadrare il bilancio potrebbe decidere di velocizzare i tempi e c'è chi parla di trattativa privata.
Invece occorre aspettare che il nuovo stabilimento sia terminato solo così lavoratori, allevatori e amministrazione comunale farebbero un buon affare. Anche per questo motivo il nuovo bando di gara dovrà essere rivisto dal Consiglio comunale e li vedremo se a vari settori della maggioranza interessa davvero il futuro della Centrale non solo a parole».