Dare credito alle donne, strumenti per le imprese in rosa
La Regione punta a premiare la qualità delle iniziative imprenditoriali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 Novembre 2002 18:38
Dare credito alle donne, strumenti per le imprese in rosa<BR>La Regione punta a premiare la qualità delle iniziative imprenditoriali

FIRENZE- Dare credito alle donne. Questa la parola d'ordine delle iniziative che la Regione ha già messo in cantiere e di quelle che si stanno mettendo a punto e che partiranno nei prossimi mesi. L'idea è quella di agire su uno dei punti deboli, in più occasione denunciato come problema dalle aspiranti imprenditrici: la possibilità di accedere al sistema creditizio per trovare i fondi necessari ad avviare o consolidare la propria attività. Il punto su quanto è stato fatto e una riflessione sulle proposte per il futuro è l’oggetto di un convegno in corso oggi, organizzato dalla Regione a un anno dalla firma della convenzione Investire in rosa che, nel luglio 2001, ha dato il via all'operazione per favorire l'accesso al credito delle imprenditrici.

La convenzione è stata firmata dalla Regione e dal sistema bancario toscano e metteva a disposizione delle piccole e medie imprese femminili un plafond di 50 milardi di vecchie lire. I risultati sono stati presentati nel corso della mattinata. In un anno quasi il 60 per cento dei fondi a disposizione è stato utilizzato, finanziando 451 progetti.
Fra le iniziative realizzate già da tempo, sono da segnalare il fondo Impresa donna, di Artigiancredito, che ha finanziato nel 1999 con un contributo in conto interesse imprese ammesse nella graduatoria della legge 215 ma non finanziate per esaurimento dei fondi.

Per le imprese in forma di cooperativa opera invece il progetto Incoop donna, di Fidicooptoscana, che garantisce l'assistenza tecnica fino alla redazione del business plan.
Ma a questi si affiancheranno, dal prossimo anno, nuovi strumenti in grado di rispondere alle esigenze di imprese di piccole e piccolissime dimensioni.
Microcredito
Una delle novità che, dai prossimi mesi, potrebbero venire in aiuto delle donne che vogliono fare impresa è l'avvio del progetto microcredito, finanziamenti bancari fino a 10.000 euro a fronte di programmi di investimento di pari o superiore importo, aventi le caratteristiche previste per l’ammissione agli interventi del Fondo di garanzia (legge 662/96), concessi in favore di imprese nuove o attive da non oltre tre anni.

In alternativa, per imprese aventi i requisiti necessari, e comunque con almeno due esercizi chiusi in utile, l’importo del finanziamento potrebbe essere elevato fino ad un massimo 50.000 euro.
La Regione si propone di intervenire valorizzando il sistema regionale di garanzia, coinvolgendo Fiditoscana e i consorzi Confidi e anche intervenendo direttamente, con un ulteriore sostegno, prevedendo l’intervento del fondo nazionale come controgaranzia. L'idea, alla quale si sta lavorando, è quella di inserire la misura all'interno di una convenzione con le banche che operano sul territorio toscano.

Oltre a una campagna promozionale per sensibilizzare associazioni di categoria, Camere di commercio e tutti i soggetti che potranno essere coinvolti. Fra le proposte anche la creazione di una consulta per monitorare lo stato di attuazione del progetto. Diamo credito alle donne
Un'altra proposta, cui sta lavorando Eurobic Toscana Sud, punta sulla formazione di dirigenti e operatori del sistema creditizio in modo da far maturare una consapevolezza sulla necessità di dare credito alle donne.
"Le imprese femminili costituiscono il 27% dell'universo delle imprese toscane.

E' un mondo in continua crescita ed è per questo che la Regione sta facendo di tutto per sostenerlo" Così l'assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna - intervenuto oggi al convegno "Facciamo il punto" organizzato dalla Regione a un anno dalla stipula della convenzione con le banche "Investire in rosa" - ha sintetizzato le ragioni di un impegno, quello per la crescita dell'imprenditoria femminile. Un impegno che in Toscana si è già tradotto in 451 imprese già finanziate grazie alla legge 215, circa il 30 per cento del totale delle richieste che, informa l'assessore, hanno toccato quota 1500 domande.
"Il nostro obiettivo - afferma Brenna - è quello di dare un'opportunità anche a quelle che, pur avendone i requisiti, non hanno potuto accedere ai finanziamenti.

Di qui la firma della convenzione con il sistema bancario e la ricerca di ulteriori linee di credito agevolato per aumentare, complessivamente, la massa dei finanziamenti disponibili per le imprenditrici".
"Oggi come oggi, di fatto - prosegue l'assessore - si tende a dare credito a chi dimostra di non averne bisogno, si tende a finanziare le garanzie, piuttosto che i progetti. Noi vorremmo, invece, premiare la capacità di intrapresa e la qualità, qualità che la stragrande maggioranza delle iniziative promosse da donne ha dimostrato di possedere".

In evidenza