L'assessore Coggiola: "Non c'è nessuno scandalo per I'indennità dell'Ato 6 dei rifiuti. Gli amministratori pubblici hanno già rinunciato al compenso"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 Novembre 2002 13:13
L'assessore Coggiola:

"Gli esponenti di Forza Italia mentono sapendo di mentire. Non c'è nessuna indennità scandalosa per i membri del consiglio di amministrazione dell'Ato 6 e gli amministratori pubblici che siedono nel cda hanno già rinunciato al compenso". L'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola risponde così alle dichiarazioni di alcuni esponenti di Forza Italia in merito alle cosiddette superindennità per i membri del consiglio di amministrazione dell'Ato 6, l'ambito territoriale ottimale per la gestione del ciclo dei rifiuti.

"Non c'è nessun nuovo carrozzone politico. L'Ato è un organismo previsto dalla legge e la stessa normativa prevede per i membri del cda che sono anche amministratori pubblici (sindaci o assessori) il divieto di cumulo delle indennità. Nel caso specifico - prosegue l'assessore Coggiola - io come presidente del consiglio di amministrazione, i sindaci di San Casciano Piero Roselli e di Campi Bisenzio Adriano Chini abbiamo rinunciato all'indennità dall'Ato". Quindi le cifre inserite in bilancio (le indennità sono calcolate in base a quelle percepite dagli amministratori in un Comune con più di 500mila abitanti e corrispondono a 5.474 euro al mese per il presidente e 1.301 euro mensili gli altri componenti del cda) sono quelle previste quando non ci sono membri con il doppio incarichi.

L'assessore Coggiola replica anche alle altre accuse di sperpero di denaro pubblico per stipendi definiti "inutili". "L'organico dell'Ato 6 è quello minimo necessario per fa funzionare la struttura: ovvero un direttore e tre dipendenti". Per quanto riguarda il direttore, è stato da poco nominato Franco Cristo, finora dipendente della Safi e selezionato in base a un bando di selezione. "Anche in questo caso le polemiche di Forza Italia sono pretestuose. Non c'è nessuna consulenza per l'ingegner Cristo che al contrario sarà assunto a tempo determinato in base al contratto di lavoro nazionale degli enti locali.

E per questo si dovrà dimettere dalla Safi". Gli altri tre dipendenti devono ancora essere individuati ma l'intenzione è di utilizzare personale comandato dai comuni della comunità d'ambito. Una parola infine sul piano industriale. "L'elaborazione del piano industriale è principale attività dell'Ato - spiega l'assessore Coggiola -. Si tratta dello strumento tecnico con cui sarà poi attuato il piano provinciale per la gestione dei rifiuti. In questi giorni è in corso la selezione pubblica di una società di consulenza per la redazione del piano industriale".

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