Urgente un intervento di Domenici sul ponte fantasma fra Isolotto e Cascine

Redazione Nove da Firenze
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14 Novembre 2002 12:51
Urgente un intervento di Domenici sul ponte fantasma fra Isolotto e Cascine

Il 6 novembre 2002 Idra ha depositato una lettera a Palazzo Vecchio indirizzata al sindaco Leonardo Domenici. L'associazione di volontariato fiorentina chiede al primo cittadino un intervento urgente sull'emergenza-ponte alle Cascine.
L'assemblea indetta all'Isolotto lo scorso 30.10.'02 dal Comitato per la Difesa delle Cascine e della passerella pedonale - osserva il presidente di Idra Girolamo Dell'Olio - ha permesso di constatare che "molti cittadini condividono la battaglia del Comitato per il mantenimento dell'attuale passerella pedonale e avversano la costruzione del nuovo ponte rotabile, i cui impatti ambientale, visivo, trasportistico, urbanistico ed economico sono stimati nefasti".
Idra aggiunge nella missiva a Domenici che il progetto approvato e successivamente cantierato risulta essere "da sempre privo delle necessarie autorizzazioni", e che perciò le attività di cantiere sono state sospese dall'Amministrazione Comunale da oltre un anno.

Non si comprende quindi quali motivi spingono l'Amministrazione Comunale a mantenere insediate su ambedue le sponde dell'Arno le recinzioni per la costruzione di un ponte fantasma.
"La popolazione - precisa la nota di Idra - lamenta le conseguenze che queste barriere architettoniche, indesiderate e soprattutto inutili, comportano sia sul piano della sicurezza dei frequentatori del quartiere dell'Isolotto e del parco delle Cascine, sia sotto il profilo della fruizione ambientale (con la sottrazione di spazi pubblici che ne deriva), del decoro estetico e della stessa credibilità delle istituzioni".
"Le chiediamo pertanto - conclude la nota - qualora Ella verifichi la consistenza delle argomentazioni qui prodotte, di assicurare un intervento urgente a tutela della sicurezza dei cittadini, della qualità urbana e della credibilità delle istituzioni, disponendo la rimozione delle strutture di cantiere inoperose da oltre un anno, e individuando le responsabilità dei danni a carico della collettività (economici e/o di altro tipo) prodotti dall'avvenuta cantierizzazione di opere non approvate a norma di legge, e dalla successiva prolungata persistenza delle recinzioni sul territorio, a cantieri inattivi".

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