Comunisti Italiani: "Un errore la serrata dei commercianti"
Social Forum, Tondi (UDC): "Ingiustificata l'aggressione politica a FI"
Fittante: "Si impone riflessione sul futuro dell'Ulivo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2002 17:53
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«Aver chiuso i negozi durante il Forum Sociale Europeo è stato un grave errore. Persino il prefetto, l'11 ottobre scorso, aveva consigliato ai commercianti di restare aperti». Lo hanno detto il capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro ed i consiglieri Lorenzo Marzullo e Luca Pettini. «E' inaccettabile che molti esercizi di pubblica necessità come i bar e gli alimentari - hanno proseguito i Comunisti Italiani - abbiano deciso di abbassare le saracinesche. I fatti hanno ampiamente smentito le previsioni di chi, come il presidente della Confcommercio Soderi, aveva invitato alla serrata».

«Vogliamo però ringraziare la presidente della Confesercenti Ippoliti per l'atteggiamento tenuto in questo giorni - hanno proseguito Rotondaro, Marzullo e Pettini - da parte nostra abbiamo presentato un'apposita interrogazione per sapere se commercianti che hanno deciso di chiudere hanno chiesto l'autorizzazione al Comune». «Molti esercenti - si legge nell'interrogazione, che è stata firmata anche dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri - hanno anche oscurato le insegne e gli ingressi dei negozi».

Per questo i firmatari del documento chiedono di sapere se «in base a quali normative il Comune abbia concesso le autorizzazioni» e, nel caso non siano state rilasciate, «come intende il Comune sanzionare il comportamento illegittimo dei commercianti». «Non c'è dubbio che la città ha ospitato una imponente manifestazione in modo pacifico ed ha avuto il merito di sollevare problemi di portata mondiale». E' il giudizio del capogruppo del UDC Federico Tondi. «In tempi non sospetti - ha detto l'esponente del centrodestra - ho pubblicamente dichiarato l'opportunità che accettassimo la sfida del confronto con il Forum Sociale Europeo.

La soddisfazione è ancora maggiore se penso alle dichiarazione del presidente della Camera Pierferdinando Casini che ha affermato che discutere sui temi della globalizzazione è quantomai opportuno». «Esprimo poi la mia solidarietà agli amici di Forza Italia - ha concluso Tondi - vittime di aggressione politica ingiustificata. Se la manifestazione si è svolta senza problemi è anche perché duemila persone sono state bloccate alle frontiere armate di tutto punto, pronte a far scoppiare disordini.

Ogni altra valutazione deve essere fatta a mente fredda ma è merito del governo e degli organizzatori del Forum Sociale Europeo se Firenze è diventata luogo di confronto».
«Il successo del Forum Sociale Europeo ci impone anche una serie riflessione sul futuro dell'Ulivo». Lo ha detto Giovanni Fittante, capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana". «Come gruppo consiliare e come movimento - ha ricordato Fittante - siamo sempre stati convinti della necessità di un vero rilancio dell'Ulivo su nuovi contenuti e, soprattutto, su nuove basi organizzative.

Questa nostra convinzione si è adesso trasformata in una necessità dopo la nascita di grandi movimenti di opinione come, ad esempio, quello rappresentato dal Social Forum». Secondo Fittante «i partiti del centrosinistra devono smettere di diffidare dei movimenti considerandoli come loro avversari. Al contrario si tratta di fenomeni che testimoniano il fermento e la partecipazione che si sta sviluppando in tutta Italia e anche qui in Toscana sui temi centrali che stanno alla base della convivenza civile e democratica.

Si tratta di fenomeni capaci di raccogliere moltissime persone che, anche se di centrosinistra o di sinistra, non si sentono adeguatamente rappresentate dagli attuali partiti». «L'Ulivo stesso - ha aggiunto - è a sua volta un grande movimento che ha vinto quando è veramente riuscito a catalizzare proposte, idee e contributi che emergono con le di partecipazione che stanno emergendo con grande forza nel nostro paese. A Firenze è cominciata una grande discussione. Questa fase nuova progredisce se trova le persone che la analizzano e una società capace di ascoltarle.

Per questo sono importanti anche i girotondi. I movimenti, quando non sono violenti, quando non rispondono a un partito e non hanno un obiettivo a breve, creano un'atmosfera fertile, in cui la gente riflette. E la riflessione si fa anche con uno spettacolo, un girotondo, una manifestazione».
(mr)

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