Forum Sociale Europeo: il sindaco Domenici scrive alla città
Le conseguenze del Social Forum Europeo su Sollicciano
I radicali invece mangiano hamburger

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 novembre 2002 12:04
Forum Sociale Europeo: il sindaco Domenici scrive alla città<BR>Le conseguenze del Social Forum Europeo su Sollicciano<BR>I radicali invece mangiano hamburger

Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha scritto una lettera aperta alla città, in occasione del Social Forum Europeo. Eccone il testo.
"Mancano pochissimi giorni all'apertura del Forum Sociale europeo. Arriveranno molti giovani, intellettuali, politici, uomini e donne che, anche partendo da differenti posizioni e punti di vista, hanno scelto Firenze come luogo di incontro, di confronto, di scambio. Dopo tante polemiche è arrivato il momento di misurarsi con il merito e i contenuti di questo evento e di gestirlo tutti quanti al meglio, con senso di responsabilità e spirito unitario.

Io chiedo alla città di mostrare a se stessa e al mondo la sua anima vera, fatta di ospitalità, accoglienza, cultura e civiltà. Io chiedo a chi viene da fuori di rispettare Firenze e i suoi abitanti, di vederla per quello che è: una città universale, un patrimonio che appartiene all'umanità intera. Una nuova coscienza del mondo in cui viviamo si va sviluppando, sia pure in mezzo a tanti conflitti e contraddizioni. Avvenimenti e problemi che un tempo potevano sembrarci lontani ed estranei, oggi ci toccano da vicino, ci riguardano non solo perché il villaggio globale dell'informazione trasmette le notizie in tempo reale, ma anche perché i fatti si ripercuotono direttamente, giorno per giorno, nelle nostre vite.

Il Forum Sociale europeo parla di questo, parla di noi. Rappresenta un pezzo dell'Europa nuova e unita che dobbiamo costruire e che in questo momento sta affrontando temi di rilievo epocale: darsi una Costituzione e ampliarsi verso i paesi dell'Est. Rispetto a questo, Firenze non è un posto qualsiasi, trascinato dagli eventi in un processo storico governato da altri: Firenze è l'Europa. E' il luogo ideale e materiale in cui anche il Forum Sociale sente di dover venire per discutere e manifestare.

E' la città in cui, domenica e lunedì, si ritroveranno sindaci e amministratori di tutta Europa per discutere del futuro del nostro continente nel mondo globalizzato e del ruolo delle città. Abbiamo davanti a noi giornate intense e impegnative: tutti (governo, istituzioni locali, organizzatori, cittadini) vogliamo che vadano bene. L'intento è unico e questo è un buon viatico. Firenze è storicamente abituata ad affrontare le sfide e a vincerle. Firenze può vivere questo evento anche come una bella opportunità.

E' stato fatto un grande lavoro preparatorio da parte di ciascuno, secondo i propri compiti e le proprie responsabilità. L'amministrazione comunale, in questi giorni, sarà mobilitata al massimo per fare il suo dovere. Chiedo ai fiorentini di darci una mano, con il cuore e con la testa. Con l'orgoglio e la fierezza di essere cittadini di Firenze".
Questo il testo della lettera aperta del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi al Sindaco:
«Caro Sindaco, accantonando le polemiche sulla questione Social Forum, che non mi hanno mai appassionato, raccolgo l'invito che hai fatto con la tua lettera aperta.

Nella lettera scrivi: dopo tante polemiche è arrivato il momento di misurarsi con il merito e i contenuti di questo evento. Niente mi sembra più appropriato e per questo entro subito nel merito. Per quanto ho potuto leggere un segnale non molto positivo viene dal programma del Forum Sociale Europeo, dove si fa decisamente notare l'anima più radicale del movimento. Dal programma dei prossimi giorni emerge evidente quello che fino ad oggi poteva essere solo un pregiudizio: la prevalente connotazione ideologica e radicale, spesso collegata a schemi e categorie di giudizio che ricordano gli anni '60.

Una serie di incontri dai quali mi pare che, vista la fine del marxismo storico, si torni, invertendo la storia, a quello utopico con una analisi economica e politica del mondo che più parziale non si può. Il taglio culturale di conferenze tipo quelle sulla Nato, sulla guerra, gli armamenti, le mafie etc., hanno la predominanza su temi che sarebbe più utile per tutti approfondire come la sostenibilità dello sviluppo, le uguali opportunità di commercio, le risorse idriche. Tutti argomenti che invece vediamo relegati in work-shop marginali.

Mi chiedo inoltre cosa questa alluvione di chiacchiere ha a che fare con coloro che ogni giorno, senza i riflettori del Forum, aiutano bambini nei paesi martoriati dalle guerre, i malati di Aids in Africa o rischiano la vita per portare da mangiare a gente che non ne ha. Pur non essendo un "NoGlobal" sono convinto che la globalizzazione porti con se effetti negativi, evidenti a tutti e per questo ho aderito al manifesto "Le sentinelle del mattino", convinto che occorrono atti concreti come quelli di chi, quotidianamente, senza occupazioni e distruzioni, operano sul campo in mezzo a chi ha bisogno.

Per loro non ci sono soldi pubblici, letti gratuiti, biglietti scontati, ma soprattutto non occorrono forze dell'ordine e centinaia di ore di discussione in parlamento. Discussioni, parole e immagini: è questa la soluzione per la globalizzazione? Come vedi, non sono d'accordo con il Social Forum: non perché viene fatto a Firenze ma per quel che propone».

Nel numero 45 di Panorama, in edicola questa settimana, è presente un articolo a pagina 46, che tira in ballo il Centro di Informazione Popolare 'Granma' di Figline Valdarno in relazione alle attività preparatorie per il Forum Sociale Europeo che si terrà a Firenze dal 6 al 10 Novembre.
Il centro è oggetto di indagini ed intercettazioni ambientali da parte dei Servizi Segreti, che sarebbero stati addirittura capaci di 'piazzare un infiltrato [nel centro] in vista del Social Forum di Firenze.
"Di fronte a questo attacco che ci viene rivolto -commentano dal Centro di Informazione Popolare 'Granma'- ci domandiamo come è possibile che una piccola realtà come quella del CIP 'Granma' possa arrivare a destare l'attenzione della stampa nazionale ed addirittura dei Servizi Segreti dello Stato italiano.
Ci domandiamo come vengono spesi i soldi pubblici se questi vanno a finire per finanziare azioni di indagine nei confronti di realtà come la nostra.
Ci domandiamo anche quali siano i reali confini della libertà di pensiero, parola e informazione nel nostro paese se sotto la lente di ingrandimento finiscono soggetti come noi, che hanno come obiettivo la costruzione di un punto informativo al servizio degli abitanti del nostro territorio.
Il CIP 'Granma' ha aperto le sue porte da 6 mesi, ed è il frutto della collaborazione tra il circolo di Rifondazione Comunista di figline Valdarno ed il Collettivo Antinebbia.

Il CIP 'Granma' intende essere un punto di raccolta, crescita e scambio di informazioni tra tutti quei soggetti sociali e politici del territorio, ma non solo, che vogliono dibattere e costruire iniziative sui temi e sulle molte contraddizioni che attraversano la nostra società.
Lavoro, ambiente, questioni di genere, conflitti regionali ed internazionali, ed altri temi ancora, sono tutti all'ordine del giorno delle nostre attività. Il centro ha aperto questo spazio di iniziativa al pubblico ed intende coinvolgere il maggior numero possibile di persone nelle attività che vengono organizzate".
Intanto circa 200 detenuti del carcere di Sollicciano sono stati trasferiti nelle carceri del Sud Italia e della Sardegna per far posto agli eventuali arrestati durante il forum.

L'esperienza ci dice che difficilmente queste persone ritorneranno a Firenze. Nella stragrande maggioranza si tratta di cittadini extracomunitari per i quali non si presume nessun legame famigliare o affettivo con persone esterne al carcere o detenute nello stesso. Ma questo modo di agire comporta l'immediata interruzione di tutte le attività di reinserimento sociale, di formazione scolastica e lavorativa a cui queste persone partecipavano.

I Radicali, avendo superato il problema del divieto di manifestare che era stato imposto dal Comune di Firenze per la settimana del Social Forum, saranno come annunciato in piazza nella giornata di martedì 5 novembre.

L’appuntamento sarà a partire dalle 10:00 in V.le Talenti, e si svolgerà simbolicamente proprio davanti al ristorante Mc Donald’s, per ribadire, a pochi giorni dal Social Forum europeo, la necessità di non demonizzare la globalizzazione e quelli che, a torto o a ragione, la propaganda “no global” individua come i suoi simboli.
Al tavolo dei Radicali sarà possibile aderire alla campagna d’informazione e per la trasparenza del sindacato, condotta da Radicali Italiani insieme al quotidiano “Il Giornale”.

Inoltre si potranno avere informazioni sulle risoluzioni adottate dal 38^ congresso del Partito Radicale transnazionale, in svolgimento fino a domenica a Tirana, intitolato “per la globalizzazione dei diritti e della democrazia”, che vede all’ordine del giorno il varo di un progetto decennale per la creazione di una “organizzazione mondiale delle democrazie”.
Sempre al tavolo radicale di viale Talenti saranno a disposizione le informazioni in merito al “Forum per la democrazia, la libertà, la nonviolenza” che si svolgerà a Firenze dall’8 al 10 di novembre, presso l’hotel Michelangelo, con l’obiettivo di offrire un appuntamento alternativo, favorevole e non ostile alle opportunità offerte dalla globalizzazione, e in più, rigorosamente centrato sul rifiuto della violenza come metodo, in omaggio alla tradizione nonviolenta e gandhiana propria del movimento radicale.

Collegamenti
In evidenza