Il governo potrebbe modificare decisioni e progetti per il sottoattraversamento dell'alta velocita' e la nuova stazione ferroviaria?
La lettera del ministro a Martini e Domenici sull'alta velocità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2002 07:52
Il governo potrebbe modificare decisioni e progetti per il sottoattraversamento dell'alta velocita' e la nuova stazione ferroviaria?<BR>La lettera del ministro a Martini e Domenici sull'alta velocità

E' quanto sostengono Rodolfo Cigliana e Francesco Leoni (Forza Italia), Federico Tondi (UDC), Gabriele Toccafondi (Azione per Firenze), Riccardo Sarra (An) ed il consigliere regionale dell'Udc Marco Carraresi secondo i quali «una lettera del ministro alle infrastrutture Pietro Lunardi, inviata al presidente della regione toscana, al sindaco Domenici e all'amministratore delegato delle ferrovie, fa presupporre che il governo voglia riesaminare un progetto che non ha mai condiviso fino in fondo».

«Sono soddisfatto della lettera del ministro - ha commentato Cigliana - che è una risposta alla nota dei capigruppo dell'opposizione fiorentina inviata allo stesso ministro nel luglio scorso. Lunardi ha accolto i contenuti delle nostre proposte. Ed è di grande rilievo il fatto che la riunione tecnica preannunciata dal ministro sia di fatto l'occasione per approfondire, verificare e se del caso modificare le scelte fin qui fatte sul tema dell'alta velocità. Il ministro scrive una lettera al sindaco a seguito di una nostra richiesta, e lui nemmeno ci informa della risposta? Il silenzio del sindaco di Firenze è scandaloso, e questo conferma la volontà di non parlare nemmeno di questo progetto, nonostante tanti cittadini e tanti comitati e associazioni esprimano proteste e preoccupazione».

«E' una partita complessa e di grande rilevanza il futuro assetto urbanistico e viario di Firenze - hanno sottolineato i capigruppo del centrodestra - ed è ancora possibile rimetter mano a un progetto che ha costi troppo alti, alcune migliaia di miliardi di vecchie lire. Ma Regione e Comune cercano di dissimulare. Vogliamo denunciare il goffo tentativo dell'assessore regionale Riccardo Conti di considerare irreversibili le scelte fin qui fatte sull'attraversamento fiorentino dell'alta velocità e sulla nuova stazione ferroviaria».

Per Marco Carraresi «con un'"escamotage" Conti ha cercato di stoppare l'operazione, fino al punto di "nascondere" la lettera di Lunardi e di organizzare in fretta e furia un incontro nel quale i vari soggetti interessati fossero costretti a prendere atto dei progetti esistenti». «A questo punto - hanno concluso i capigruppo del centrodestra e il consigliere regionale dell'UDC - auspichiamo che il ministro Lunardi prenda atto della scorrettezza politica dei suoi interlocutori della Regione Toscana e del Comune di Firenze e proceda comunque nella sua azione secondo le prerogative sue proprie.

Ma auspichiamo anche che l'intervento delle Ferrovie, nelle competenze delle diverse società, miri alla realizzazione di un progetto utile a Firenze nel rispetto di una nuova maggiore funzionalità e di una sicura economia di spesa».
Una lettera forse sconveniente nei tempi e nei modi ma che non sembra lasciar presagire la volontà del governo di rimettere in discussione il progetto dell'Alta velocità fiorentina. E' questa la valutazione concorde degli assessori ai trasporti e infrastrutture di Regione, Provincia e Comune di Firenze, Riccardo Conti, Mirna Migliorini e Gianni Biagi a proposito della lettera inviata dal ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi al sindaco Leonardo Domenici e al presidente della Regione Toscana Claudio Martini.

"Del resto la richiesta di un ulteriore incontro tecnico - affermano gli assessori - appare del tutto superflua in quanto abbiamo già partecipato a numerose riunioni di tale natura, tutti gli interventi sono già previsti dal primo programma strategico e in realtà siamo solo in attesa di essere convocati dal ministro per concordare il testo dell'intesa quadro". Gli assessori affermano di essere così tranquilli che per il nodo fiorentino non cambierà niente, che per lunedì hanno organizzato presso il Consiglio Regionale una giornata di lavoro sull'Alta velocità, con la presentazione dei materiali e delle carte.

"Sarebbe incongruo - precisano ancora - che nel momento in cui si è concluso il concorso per la progettazione della stazione dell'Alta velocità e sono state avviate alcune opere del nodo fiorentino si promuova una verifica tecnica per approfondire le scelte della conferenza di servizi del 1999, che si è conclusa con un atto decisionale definitivo in materia di tracciato e di attraversamento per il nodo fiorentino. L'Alta velocità resta una priorità a livello nazionale". A questo punto parlare di volontà da parte del governo di modificare il progetto del sottoattraversamento e della nuova stazione appare piuttosto come una forzatura da parte degli esponenti locali del centro destra, che hanno sollecitato l'intervento del ministro per mascherare la loro incapacità politica e progettuale nei confronti della città.

"Per quanto ci riguarda, avanti tutta", puntualizzano Conti, Migliorini e Biagi. A loro giudizio le vere priorità sono adesso da un lato andare avanti nella progettazione e avviare i cantieri, dall'altro firmare l'intesa Stato-Regione in modo da definire in modo inequivocabile le scelte infrastrutturali per la Toscana. In caso contrario l'inevitabile conseguenza saranno una serie di ritardi che graveranno sulla funzionalità e sulla credibilità dell'intero sistema italiano dell'Alta velocità.

Qualsiasi progetto di attraversamento in superficie di Firenze è stato più volte esaminato e scartato in quanto impraticabile e gravosissimo, visto che comporterebbe un blocco alternato del traffico regionale per alcuni anni e il sottopasso di Firenze è finalizzato alla realizzazione in superficie del sistema metropolitano fiorentino da cui dipende una svolta nei trasporti toscani. "Questo dimostra - concludono gli assessori - che siamo di fronte ad opposizioni locali incapaci di una proposta ma che pur di rendersi visibili sarebbero disponibili a mettere a ferro e fuoco la città".

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