Una lettera senza nessun messaggio, con dentro un proiettile è stata recapitata settimane fa al sindaco di Firenze Leonardo Domenici. Secondo quanto si è appreso solo in questi giorni, nella lettera si farebbe riferimento alla ''Brigata Luca Mantini'', dal nome di un brigatista morto negli anni settanta, durante un conflitto a fuoco.
Solidarietà per le minacce ricevute è stata espressa al Sindaco dal presidente della Provincia Michele Gesualdi e dal vicepresidente Piero Certosi.
“Tutta la Giunta provinciale ti è vicina e ti sostiene – ha scritto Gesualdi a Domenici - ed auspica che si possa risalire alla radice di tali gesti, che mai dovrebbero avere cittadinanza nella nostra società”.
“Qualcuno cerca – ha detto nel suo messaggio Certosi - di attizzare in tutti i modi i fuochi che la buona politica vuole invece trasformare in occasione di dibattito e di maturazione della società.
L'unica risposta è quella, serena e decisa, che tu stai dando con il tuo operato".
Il capogruppo in Palazzo Vecchio Giovanni Fittante ed il movimento "Insieme per l'Ulivo in Toscana" hanno espresso al sindaco Leonardo Domenici «piena solidarietà per le gravi minacce che gli sono state rivolte».
«Si tratta di un atto gravissimo - ha detto Fittante - che rischia di surriscaldare un clima già caldo in vista del Social Forum che a novembre si terrà a Firenze. E' necessario respingere con fermezza ogni forma di violenza, da qualsiasi parte provenga.
Nel dibattito politico è anche lecito scontrarsi e avere idee diverse ma quando si verificano intimidazioni di questo genere è necessario che tutti quanti, indistintamente, facciano fronte per contrastarle e respingerle con fermezza. Mi auguro che gli inquirenti non sottovalutino nulla e facciano tutto quanto è nelle loro possibilità per trovare i responsabili».
