Mentre si ricorda la battaglia di El Alamein e Berlusconi visita la Libia, il Festival dei Popoli annuncia un programma controcorrente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2002 07:26
Mentre si ricorda la battaglia di El Alamein e Berlusconi visita la Libia, il Festival dei Popoli annuncia un programma controcorrente

Il Festival dei Popoli di Firenze dedica quest’anno una retrospettiva al colonialismo italiano, intendendo offrire un contributo di chiarezza a un argomento cronicamente legato a un preoccupante fenomeno di rimozione collettiva. Fenomeno di cui è stata prova, ieri, la stessa cerimonia commemorativa dei caduti nella battaglia di El Alamein. Il Presidente Ciampi ha infatti sottolineato che la più recente storia europea non può far dimenticare che in Italia vigono ancora opinioni fortemente contrastanti sul nostro passato prossimo.

Peraltro, il 28 ottobre il presidente del consiglio Berlusconi visiterà in forma ufficiale la Libia, ossia il paese che più di ogni altro conserva memoria della campagna coloniale intrapresa dall’Italia del fascismo.
Una memoria dolorosa che si riflette nel bellissimo film Il Leone del Deserto con cui il Festival dei Popoli ha scelto di inaugurare l’edizione 2002 (dal 15 al 21 novembre). Il film racconta l’epopea di Omar Mouchtar, l’anziano patriota libico impiccato dalle truppe del Maresciallo Graziani.

A dispetto della grande spettacolarità e del cast eccezionale (Anthony Queen, Irene Papas, Rod Steiger, Oliver Reed, Gastone Moschin), il film non ha mai ricevuto il permesso di circolare in Italia per un malinteso sentimento patriottico.
Al Festival dei Popoli è dunque sembrato importante proporre quest’opera a supporto di un dibattito che avrà come oggetto lo stesso revisionismo storico di questi ultimi anni. Così come ci è sembrato importante proporre Fascist Legacy, un celebre documentario della BBC sui criminali di guerra italiani.

E’ un film che ha fatto il giro del mondo, ma che di fatto è ignorato in Italia. Dopo averne acquistato i diritti, la RAI si è infatti sempre rifiutata di mandarlo in onda.
La sezione dedicata al colonialismo ha come titolo Il sogno dell’Impero e l’incubo del dominio, e si tradurrà anche in un convegno (19 novembre, ore 9, Auditium della regione Toscana, via Cavour 4) al quale prenderanno parte gli storici Pierre Sorlin (Università di Parigi), Nicola Labanca, (Università di Siena) e Giulia Barrera, della Direzione Generali per gli Archivi di Roma.


Tornando alla retrospettiva, il Festival ospiterà una serie di film di propaganda dell’archivio storico dell’Istituto Luce: L’Islam, La fondazione della nuova Addis Abeba, Il cammino degli eroi, Hassan il soldato. Ethiopia è invece un documentario della serie No Easy Walk dedicata alla marcia dei paesi africani verso l’indipendenza nazionale. Ripercorre la storia coloniale dell’Etiopia, soffermandosi in particolare sulla dominazione italiana (1936-1941) segnata dal massiccio impiego di armi chimiche e da atroci repressioni ordinate dal Maresciallo Graziani.

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