Finanziaria: Domenici incontra il segretario della Cisl Pezzotta
Finanziaria: la diminuzione del 2% sui trasferimenti, nel caso di Firenze, significherebbe oltre € 1 milione e mezzo in meno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2002 06:29
Finanziaria: Domenici incontra il segretario della Cisl Pezzotta<BR>Finanziaria: la diminuzione del 2% sui trasferimenti, nel caso di Firenze, significherebbe oltre € 1 milione e mezzo in meno

Due incontri importanti ieri a Roma per il sindaco Leonardo Domenici, che come presidente dell'Anci (l'associazione dei Comuni italiani) ha visto il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta e il presidente della Confcommercio Sergio Billè. Tema dei colloqui la legge finanziaria, lo scambio di informazioni, le comuni preoccupazioni e le possibili iniziative da intraprendere insieme, nel rispetto delle specificità di ciascuno. Con Pezzotta, il sindaco ha sottolineato innanzitutto la necessità di mantenere il livello quantitativo e qualitativo dei servizi erogati dai Comuni ai cittadini; ha condiviso la preoccupazione per il futuro dei "patti territoriali" e dei "contratti d'area" ed ha sottolineato come l'Anci sia al fianco del sindacato per la "priorità delle priorità" in Finanziaria, ovvero il Mezzogiorno.

Con Billè, le convergenze hanno riguardato in particolare la necessità di risorse per far andare avanti la riforma federalista, attualmente ferma; la preoccupazione per il blocco degli acquisti di beni e servizi previsto dalla Finanziaria; la necessità di una legge di coordinamento per la finanza pubblica. Sempre riguardo la Finanziaria, Domenici ha chiesto al governo di convocare entro mercoledì prossimo, quando i Comuni saranno chiamati ad esprimere il loro parere sulla manovra, un "tavolo politico-istituzionale per discutere il documento".
Secondo il ministro dell'economia Giulio Tremonti, leggiamo ancora sulle cronache, il taglio non provocherà un ridimensionamento delle prestazioni ai cittadini.

Sembra però certo che il finanziamento dei progetti onnivori "Alta Velocità ferroviaria" si avrà tramite la nuova società pubblica "Infrastrutture Spa" che - ci risulta - dovrebbe trarre le proprie risorse dalla vendita del patrimonio dello Stato.
L'associazione fiorentina Idra richiama l'attenzione sulle conseguenze per l’erario delle violazioni governative in materia di appalti pubblici europei.
E stigmatizza le scelte dissipative degli Enti Locali che oggi piangono lacrime di coccodrillo.
Idra ritiene opportuno ricordare che ogni eventuale taglio ai servizi deriva anche dalle spese incontrollate promosse dal Governo in carica, e dai Governi che lo hanno preceduto, per finanziare "grandi opere" inutili.

E vuole qui richiamare la politica delle concessioni rilasciate a TAV Spa per la progettazione esecutiva e la costruzione delle tratte ferroviarie ad Alta Velocità Milano-Verona, Verona-Padova e Milano-Genova. Per quanto risulta all'associazione fiorentina tali concessioni, già revocate con la Legge Finanziaria 2001 in ottemperanza alla normativa comunitaria in materia di concorrenza, sarebbero state integralmente ripristinate dal Governo nell'agosto scorso. Oltre a rappresentare un’apparente grave violazione delle direttive comunitarie in materia di concorrenza e appalti pubblici, questa scelta produce effetti evidentemente nefasti sulla congruità del prezzo pagato dallo Stato (unico azionista della TAV SpA) per la realizzazione delle opere, e quindi sulla finanza pubblica.
L'autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, rivolgendosi al Governo in merito a questa tematica con lettera del 12 febbraio 2002, affermava che il provvedimento governativo di ripristino delle concessioni risulta "incompatibile con i principi generali posti a tutela della concorrenza.

L'Autorità ha in più occasioni segnalato che il ricorso al raffronto concorrenziale tra più operatori rappresenta lo strumento più idoneo al fine di individuare le imprese che siano in grado di realizzare le opere affidate in modo efficiente sia da un punto di vista produttivo che organizzativo (...) Ciò, peraltro, garantisce la minimizzazione dei costi da sostenere per la realizzazione delle opere. Con particolare riguardo al settore delle infrastrutture ferroviarie, il meccanismo di gara fondato su criteri obiettivi, non discriminatori, proporzionati e trasparenti, sanciti dalla disciplina comunitaria e nazionale sopra richiamata, risulta essere la procedura concorrenziale più idonea ad attuare gli obiettivi di efficienza e di qualità funzionali alla realizzazione delle opere relative all'alta velocità, come l'Autorità ha già segnalato, in particolare nell'Indagine conoscitiva dedicata a questo settore".
Dispiace a Idra rilevare che l'Amministrazione comunale fiorentina, critica nei confronti dei tagli minacciati dalla Finanziaria, resti però ancor oggi attivamente consenziente alle politiche infrastrutturali pesanti che sono all’origine di quei tagli, che comporteranno sacrifici per tutti noi contribuenti.

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