Un convegno e una sfilata di moda per rilanciare l'alta sartoria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2002 18:04
Un convegno e una sfilata di moda per rilanciare l'alta sartoria

Si chiama "Firenze sartoria 2002-2003" l'iniziativa organizzata dal Comune di Firenze, dalla Camera di commercio, dalla Cna, dalla Confartigianato e dall'Accademia Nazionale dei Sartori, che si svolgerà venerdì 11 ottobre in due fasi. Una al mattino in Palazzo Vecchio (ore 10 Sala dei Gigli) con una convegno dal titolo "Su misura - Contemporaneità dell'arte della sartoria" cui prenderanno parte l'assessore alle attività produttive Francesco Colonna, il presidente della Camera di commercio Luca Mantellassi, il presidente di Polimoda Renato Ricci, le presidenti del settore sartoria di Cana e Confartigianato Ombretta Maffei e Fiorella Fioravanti; il convegno sarà moderato dalla giornalista Rai Betty Barsantini.

Alle 21 al Tepidarium del Giardino dell'Orticoltura sfilata di alta sartoria con 120 capi sia da uomo che da donna. "Non è la solita sfilata - ha sottolineato l'assessore Colonna -, ma concettualmente una cosa un po' diversa. Venerdì sfileranno i sarti, quelle persone che non fanno marchio sulla stampa, tranne alcuni, ma che negli anni 50, proprio da Firenze, hanno fatto partire il made in Italy della moda italiana nel mondo". La sartoria è un mestiere antico e a Firenze ha una grande tradizione.

Proprio qui, infatti, è nata la moda italiana grazie alla grande intuizione di Giorgini che, negli anni '60, con le sfilate della Sala Bianca, fece assurgere ad un livello internazionale la sartoria italiana. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un costante aumento di richiesta del "su misura", in vista di una sempre maggiore attenzione alla personalizzazione dell'abito che viene visto come un carattere distintivo dello stile della singola persona. Il sarto, però, nella storia degli ultimi 20 anni, è stato più attento al proprio lavoro, che a promuovere la propria professione; si è allentato il rapporto con i giovani, la categoria è lentamente invecchiata, manca un vero ricambio generazionale.

Eppure siamo in presenza di un mestiere antico ma attuale, che coniuga sapientemente tradizione e modernità, attento ai mutamenti degli stili di vita, ma mai eccessivo nella realizzazione dei prodotti. Un vero testimone del Made in Italy, del gusto, della creatività e della competenza che hanno fatto grandi le sorti del nostro Paese in questo campo. L'intento dell'iniziativa è dare un'immagine del su misura aderente alla realtà, metterne in risalto la professionalità, le radici che affondano in un lento processo di sviluppo culturale e di identità della nostra società, la capacità di interpretare al meglio gli stimoli della modernità.

Anche il luogo scelto per la sfilata, il Tepidarium del Giardino dell'Orticoltura, evoca la storia della nostra città, pur non essendone un simbolo centrale: è un luogo fuori dai consueti circuiti, ma al tempo stesso al servizio della cittadinanza; il luogo ideale di fusione tra quotidianità e tradizione, tra città e società, tra informalità di uso e rigore delle architetture.

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