Emergenza Bse: arrivano gli indennizzi per gli allevatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 agosto 2002 17:29
Emergenza Bse: arrivano gli indennizzi per gli allevatori

FIRENZE- L'Artea - ovvero l'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura - si sta accingendo a pagare l'indennizzo a favore degli allevatori di bovini ed ovicaprini a copertura delle spese di raccolta, trasporto e stoccaggio sostenute per trasferire i capi morti in azienda fino agli impianti di pretrattamento ed incenerimento, secondo quanto è previsto dalla legge regionale 7/2002 ("Interventi a favore degli allevatori in relazioni allo smaltimento dei materiali a rischio specifico derivante dall'encefalopatia spongiforme bovina").

E' quanto segnala l'assessore all'agricoltura Tito Barbini, sottolineando la rapidità dei tempi di erogazione dei rimborsi. "La Toscana - spiega l'assessore - non ha un un numero di impianti di pretrattamento e di incenerimento in grado di far fronte alle esigenze degli allevatori toscani. La Regione è venuta incontro ai maggiori costi sostenuti per lo smaltimento delle carcasse presso stabilimenti autorizzati situati nella gran parte dei casi all'esterno dei confini regionali stanziando a tale proposito circa 310 mila euro".

L'attuazione del provvedimento regionale è stata affidata ad Artea, che ha ricevuto 374 domande, con un numero di capi interessati pari a 2.135, il 50 per cento dei quali di origine ovina. Da segnalare proprio l'interesse degli ovinicoltori, dovuto anche al fatto che la categoria non è sostenuta da finanziamenti nazionali, a differenza degli allevatori bovini. Dopo Ferragosto gli allevatori in regola con le dichiarazioni di spesa riceveranno per ciascun capo bovino un rimborso fino a 258,23 euro e per ciascun capo ovino un rimborso fino a 61,97 euro.
Dall'esame delle domande risulta che la maggior parte dei bovini si colloca nell'ultimo semestre del 2001, cioè alla fine del periodo utile per ricevere l'indennizzo.

Nell'esprimere soddisfazione per i risultati dell'istruttoria arrivata a conclusione in questi giorni, con il pieno utilizzo del finanziamento stanziato, Barbini sottolinea l'interesse della giunta regionale sulle problematiche sanitarie degli allevamenti toscani. Visto il successo del provvedimento, ma soprattutto la necessità di continuare a sostenere la zootecnia toscana, l'assessore si è fatto promotore di un ampliamento dell'intervento appena concluso, con una proposta di estensione del beneficio per i capi morti in azienda dopo il 31 dicembre 2001.

Barbini valuta positivamente le modalità di attuazione del provvedimento affidato all'Artea, in vista anche del più impegnativo ruolo di gestore dei finanziamenti Feoga garanzia in Toscana.

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