Alto tasso di attività e bassa disoccupazione: i risultati di un'indagine della forza lavoro a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2002 13:58
Alto tasso di attività e bassa disoccupazione: i risultati di un'indagine della forza lavoro a Firenze

A Firenze è alto il tasso di attività e la disoccupazione è a livelli bassi. Questi i dati più rilevanti dell'indagine sperimentale sulle forze di lavoro nel Comune di Firenze realizzata dall'Ufficio Comunale di Statistica in collaborazione con il prof. Andrea Giommi del Dipartimento di Statistica "Giuseppe Parenti" dell'Università di Firenze. I risultati sono stati presentati dall'assessore alla statistica Elisabetta Tesi. La presentazione fa seguito ad una giornata di studio che si è svolta in Palazzo Vecchio alla presenza di studiosi, ricercatori, rappresentanti delle categorie economiche e sindacali della città.

Alla giornata hanno partecipato anche il vice sindaco Giuseppe Matulli, l'assessore all'economia Francesco Colonna e l'assessore al lavoro Marzia Monciatti, oltre al direttore generale del Comune Carlo Paolini, che hanno tutti sottolineato l'importanza e l'utilità dell'iniziativa e la necessità di svilupparla per cogliere appieno le dinamiche dei fenomeni, sia per particolari categorie di cittadini, sia per ambiti territoriali più vasti. L'assessore Tesi ha insistito su come l'effettuazione di questa indagine sia una chiara manifestazione della volontà dell'Amministrazione di investire nel settore della ricerca e dell'organizzazione statistica (anche interna agli uffici), che si è concretizzata in una Convenzione di ampio respiro con il Dipartimento di cui questa indagine fa parte come uno dei progetti.

Tra gli altri progetti previsti dalla Convenzione, grande rilievo assume, ai fini del supporto alle decisioni e alle scelte politiche ed amministrative, l'avvio della costruzione del sistema informativo statistico del Comune di Firenze, con un coinvolgimento capillare di tutte le direzioni e gli uffici e l'individuazione in ciascuno di essi di un referente statistico, che possa essere interfaccia di conoscenza e di organizzazione dei flussi informativi nei due sensi: dalle singole direzioni al centro dell'amministrazione e viceversa.

"Quella che presentiamo - ha sottolineato l'assessore Tesi - è un'indagine importante perché per la prima volta possono essere conosciute alcune fondamentali caratteristiche della popolazione fiorentina, non solo in occasione dei censimenti decennali, ma trimestralmente, potendo così facilmente seguirne le variazioni ad intervalli di tempo ravvicinati. Se la metodologia adottata risponderà alle aspettative, come ci sembra stia facendo, contiamo anche, una volta completato un ciclo annuale, di disporre di medie che ci consentano di leggere i dati anche a livello di sub area comunale, cioè di quartiere".

Il dirigente dell'ufficio comunale di statistica Riccardo Innocenti ha poi illustrato la metodologia adottata e i principali risultati. "Il campione dell'indagine - ha detto Innocenti - è composto da 1.200 individui estratti casualmente dall'anagrafe dei residenti, tenendo conto delle proporzioni nella composizione per sesso, per età e per distribuzione sul territorio. La rilevazione sarà ripetuta ogni 3 mesi (è adesso in corso la fase di luglio) con una tecnica di parziale rotazione del campione.

Gli individui che dovranno essere nuovamente intervistati nelle prossime tornate saranno raggiunti telefonicamente utilizzando una tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interwiew). Dalla tabella è possibile vedere come Firenze si caratterizzi per un alto tasso di attività ed alti tassi di occupazione. Il tasso di disoccupazione generale è al 5,9%, cioè praticamente siamo quasi in presenza di una piena occupazione. Alto è invece ancora il tasso di disoccupazione giovanile, 18,3%, tra le persone comprese tra 15 e 24 anni che sono alla ricerca di un lavoro.

Va però registrata una certa rigidità da parte di chi sta cercando un lavoro; infatti le risposte fornite mostrano disponibilità ad accettare un lavoro ma solo in presenza di condizioni adeguate per oltre l'80% dei non occupati".

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