Regione: voto di 'sfiducia' al direttore generale della Asl 10
Nuovo Distretto sanitario nel centro storico
Barbaro (DS): «Asl 10 e Comune trovino una sede per il Centro porte aperte»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 luglio 2002 16:09
Regione: voto di 'sfiducia' al direttore generale della Asl 10<BR>Nuovo Distretto sanitario nel centro storico<BR>Barbaro (DS): «Asl 10 e Comune trovino una sede per il <I>Centro porte aperte</I>»

Si puo' leggere come un voto di 'sfiducia' al direttore generale della Asl 10, Paolo Menichetti, le cui conseguenze non sono al momento prevedibili, quello espresso oggi dal consiglio regionale toscano, quasi all'unanimita', su una mozione presentata dal consigliere di opposizione, Marco Carraresi, del Ccd, sulle nomine relative alle unita' operative ed ai dipartimenti di psichiatria. Il centrosinistra - esclusi i consiglieri Varis Rossi (Ds) e Nino Frosini (Pdci) - e Rifondazione ha votato assieme al centro destra la mozione di Carraresi che impegna la giunta regionale ''ad avviare una approfondita verifica delle procedure di nomina dei responsabili delle unita' operative e dei dipartimenti attuate dalla Asl 10 di Firenze'', la piu' grande della Toscana con un bilancio di 1.700 miliardi di lire.

Nella mozione si contestava il criterio delle nomine seguito da Menichetti, adombrando l'ipotesi che fossero state fatte piu' sulla base dell'appartenenza politica che professionale.
Il caso, sollevato dal consigliere Carraresi gia' nel maggio del 2001, aveva avuto anche uno sviluppo giudiziario. Un dirigente rimasto fuori dalle nomine aveva presentato denuncia alla magistratura del lavoro che, il 23 gennaio di quest' anno, si era espressa sancendo ''l'illegittimita' della condotta della Asl 10'', e ravvisando ''un elemento di pericolo di pregiudizio alla professionalita' del ricorrente'', che era stato reintegrato.

Alla luce del pronunciamento del giudice del lavoro anche i consiglieri di maggioranza, e lo stesso assessore alla sanita', Enrico Rossi, hanno quindi ritenuto indifendibili le scelte di Menichetti e votato la mozione di Carraresi volta ad avviare una verifica.
Ma la fiducia al direttore generale della Asl 10 da parte dei Ds non sarebbe venuta meno con il voto sulla mozione di Carraresi. A votazione fatta il consigliere Filippo Fossati ha detto che la mozione e' stata votata anche dalla maggioranza dopo che da essa erano stati eliminati due punti, quello in cui si chiedeva una ''censura del comportamento di palese illegittimita' per eccesso di potere tenuto dalla Asl 10'' sulla vicenda delle nomine, e quello in cui si chiedeva di ''valutare l'opportunita' di un avvicendamento'' di Menichetti.
L'assessore alla sanita', Enrico Rossi, ha precisato che riferira' ''giovedi' in commissione sui criteri di verifica previsti dalla legge Sull'operato dei direttori generali''.
Un nuovo Distretto sanitario per il centro di Firenze (Quartiere 1) e i servizi sociali del Comune.

Sarà realizzato presso la sede degli Istituti riuniti di Montedomini e San Silvestro. Si tratta di un intervento già previsto nel Piano di riqualificazione dell'assistenza sanitaria nell'area fiorentina del 2000, approvato dal ministero della Sanità con decreto del 5 aprile 2001.
Per la sua realizzazione l'assessore alle politiche sanitarie Graziano Cioni, il direttore generale della Asl, Paolo Menichetti e il Commissario straordinario di Montedomini, Fabio Focardi, hanno sottoscritto oggi un protocollo d'intesa che stabilisce i termini di questa operazione.

"Con la realizzazione della nuova struttura, - ha commentato l'assessore alla sanità Graziano Cioni- si va migliorare e qualificare il livello dei servizi socio - sanitari della nostra città e nel contempo si aggiunge un tassello importante al processo di rivitalizzazione e riqualificazione complessiva del centro storico insieme alle Murate" I lavori partiranno tra qualche mese e dovranno concludersi, per contratto, entro i prossimi 5 anni. La spesa complessiva per la realizzazione della struttura è 13.725.000.000 di vecchie lire, di cui 7miliardi e mezzo arrivano dal finanziamento statale 448/98 per la riqualificazione dei centri urbani.

Il resto della somma è il frutto dell'alienazione di altre sedi che l'Asl fiorentina ha messo in atto in questo periodo. La novità più importante del nuovo progetto è l'accorpamento dei servizi, oggi sparsi in più sedi distanti tra loro, nella nuova sede di via Malcontenti: l'anagrafe sanitaria, l'assistenza infermieristica, il punto prelievi, il Cup, centro unico di prenotazione, l'assistenza sociale, il Sert, i servizi psichiatrici e l'ufficio igiene. Il quartiere 1 è composto da una popolazione di circa 70.000 abitanti con il numero più alto di persone anziane e con una presenza massiccia di turisti durante tutto l'arco dell'anno.

"Siamo soddisfatti per questo primo atto formale - dice il direttore generale dell'Asl, Paolo Menichetti - che permetterà la realizzazione di una unica struttura che consentirà la razionalizzazione delle sedi dei servizi sanitari e sociali oggi sparsi in troppi punti all'interno del quartiere 1".
«Appare urgente ma possibile individuare una sede, anche se provvisoria, per il "Centro porte aperte", gestito dall'Associazione Insieme, presso il quale sono da anni attive funzioni di accoglienza e recupero di tossicodipendenti e soggetti marginali».

Lo ha dichiarato il consigliere dei DS Antongiulio Barbaro. «A favore di una rapida soluzione - ha aggiunto - ci eravamo già mossi nelle scorse settimane, insieme ai colleghi Domenichetti, Sgherri e Menci inviando una nota formale al direttore generale della azienda sanitaria locale 10, Paolo Menichetti, con la quale suggerivamo di verificare la possibilità di assegnare al "Centro porte aperte" un immobile di proprietà dell'asl che si trova in via Reginaldo Giuliani e che per ora è inutilizzato.

La asl ha però fatto presente che tale edificio dovrà essere demolito nell'ambito dei lavori di riordino della viabilità nella zona, connessi con il progetto di attraversamento dell'Alta Velocità ferroviaria». «La direzione nuove infrastrutture del Comune - ha osservato Barbaro - ha tuttavia formalmente notificato all'azienda sanitaria locale che, tenuto conto delle procedure di esproprio, tale operazione non avrà luogo prima della seconda metà del 2003. Alla luce di questi chiarimenti appare possibile assegnare provvisoriamente tale sede a questa associazione in attesa di che sia individuata una sede definitiva».

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