FIRENZE- Un ‘prestito d’onore’ fino a 10.850 euro per consentire agli studenti universitari di potersi mantenere agli studi. E’ la principale novità contenuta nella proposta di deliberazione che, nei giorni scorsi, la giunta toscana ha trasmesso per l’approvazione al consiglio regionale, in merito ai criteri per erogare i benefici agli studenti delle università di Firenze, Pisa e Siena nel corso del prossimo anno accademico 2002-2003. Criteri economici e di merito che si rifanno ad uno specifico decreto del governo e che saranno a breve tradotti in bandi (a partire da quello per le borse di studio e per l’alloggio) dalle 3 aziende regionali per il diritto allo studio, che sono gli enti erogatori dei benefici.
Il ‘prestito d’onore’, in particolare, verrà avviato grazie alla collaborazione tra Regione e Istituti di credito che aderiranno all’iniziativa e consentirà a quegli studenti che non hanno i requisiti per ottenere la borsa di studio di potere comunque mantenersi agli studi utilizzando un finanziamento che garantisce uno scoperto bancario fino a 10.850 euro, senza nessun interesse a loro carico e con restituzione rateale differita di alcuni anni. “L’avvio della sperimentazione del ‘prestito d’onore’ – commenta l’assessore regionale all’istruzione Paolo Benesperi – reso possibile dalla maggiore stabilità dei tassi d’inflazione e dalla ridotta durata dei percorsi di studio universitari, deriva dalla convinzione che quando lo studente è motivato e responsabilizzato raggiunge più facilmente gli obiettivi che si è prefisso, come dimostra una specifica indagine svolta dall’Irpet su incarico della Regione sul rapporto favorevole tra livelli di assistenza ed esiti negli studi universitari”.
Un impegno nell’assistenza agli studenti universitari evidenziato anche dai dati messi recentemente in rete dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La Toscana risulta infatti una delle poche realtà italiane (con il Piemonte e le province autonome di Bolzano e di Trento) che nell’anno accademico 2001/2002 ha attribuito la borsa di studio a tutti coloro che sono risultati idonei al concorso (13.830 beneficiari per una spesa di quasi 37 milioni di euro) ed è l’unica nella quale ciò avviene consecutivamente da oltre tre anni.
Dai dati del ministero risulta inoltre che i servizi agli studenti organizzati presso le sedi universitarie toscane nel corso dell’anno solare 2000 sono ampiamente fruiti e più che in altre regioni: oltre 3 milioni sono infatti i pasti distribuiti (contro una media nazionale di 840 mila), mentre sono 6.115 gli studenti fuori sede assistiti per l’alloggio, sia con posti letto direttamente assegnati (3.605), sia con contributi affitto (2.510) - la Toscana è seguita da Sicilia (4.905 studenti assistiti) e Lombardia (4.432).
Anche per quanto riguarda le biblioteche e le sale di studio il livello in Toscana è in assoluto fra i maggiori in Italia.
“Siamo convinti – continua Benesperi - che il miglioramento dei servizi è uno degli strumenti principali per favorire l’ingresso degli studenti nel mondo universitario, ed è in questa prospettiva che proprio in questi anni verrà realizzato il piano straordinario di investimenti per il diritto allo studio universitario, già deliberato dal Consiglio regionale. La spesa prevista, di oltre 43 milioni di euro a carico della Regione ma che mobiliterà risorse per complessivi 110 milioni di Euro nel periodo 2002-2005, sarà diretta soprattutto all’ampliamento della disponibilità di posti-letto, per i quali in Toscana (seconda in assoluto in Italia con i suoi 3.000 posti-letto dietro alla Lombardia, con 5.606) si sente una forte necessità di aiuto da parte degli studenti, dati gli alti costi di mantenimento nelle sedi universitarie toscane.