'Firenzestate 2002': guerra al rumore e Lo Presti attacca le Murate
L'assessore Siliani, 'Tutti gli spazi devono rispettare i contenuti della Convenzione firmata con il Comune'

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 Luglio 2002 14:17
'Firenzestate 2002': guerra al rumore e Lo Presti attacca le Murate<BR>L'assessore Siliani, 'Tutti gli spazi devono rispettare i contenuti della Convenzione firmata con il Comune'

"Il consigliere comunale Alessandro Lo Presti (Ds) proporrà alla giunta la sospensione cautelativa di Vie di Fuga -annunciava stamani La Repubblica- l'affollatissimo locale all'aperto nel cortile dell'ex carcere delle Murate, uno dei punti nevralgici dell'estate fiorentina voluta dal Comune di Firenze. Non mi meraviglia una decisione del genere -commenta Mario Falcini, dell'associazione culturale Vie di Fuga- si tratta dell'ennesimo esempio dell'accanimento nei confronti dei gestori dei bar dell'estate di un Comune che non capisce la realtà dei locali notturni.

Questa sinistra che trema davanti ai comitati (tutto fuorché, appunto, di sinistra) è davvero deludente. Forse l'amministrazione preferisce le strade deserte in mano a delinquenti e spacciatori: ok, ci stiamo, basta che ci abbassi quei 140 milioni di vecchie lire che ogni anno paghiamo per affittare le Murate, e ci finanzi la programmazione artistica. Altrimenti, come andiamo avanti?".
''Quella di Mario Falcini è una risposta completamente fuori luogo''. Replica così l'assessore alla cultura Simone Siliani, alle dichiarazioni rilasciate da uno dei soci dell'Associazione culturale 'Vie di Fuga' che gestisce lo spazio nel cortile dell'ex carcere delle Murate.

''La 'paura' dei Comitati, o la 'comprensione' della notte e dei locali notturni, non c'entra niente'', aggiunge l'assessore riferendosi a quanto riportato oggi su un quotidiano e attribuito a Falcini. ''C'entra invece il rispetto non solo delle norme ma soprattutto dei contenuti della convenzione che, liberamente, gli esercenti hanno sottoscritto con il Comune e dove è previsto il termine della somministrazione delle bevande alle ore 1.00 e la chiusura degli spazi alle 1,30''. ''Una convenzione è un contratto che due soggetti stipulano liberamente e che nessuna delle due parti può, unilateralmente, disattendere.

Quando hanno visto il bando - prosegue Siliani - gli esercenti erano perfettamente a conoscenza di queste limitazioni. E se queste sembravano troppo rigide avrebbero dovuto evitare di sottoscrivere la convenzione''. ''Per quanto mi riguarda - conclude l'assessore alla cultura - ho sollecitato la Polizia Municipale a svolgere la loro funzione di controllo sull'attuazione, da parte di tutti gli esercenti, dei contenuti della Convenzione''.

In evidenza