Oggi il Comune di Campiglia Marittima ha presentato in una conferenza stampa aperta al pubblico, preso la saletta della delegazione comunale di Venturina l’indagine sull’occupazione nelle aree per gli insediamenti produttivi artigianali e industriali di Campo alla Croce e della Monaca a Venturina, ricerca che sarà condotta dall’assessorato all’urbanistica e sviluppo economico attraverso un questionario per le aziende, redatto dall’Informagiovani di Venturina.
Presenti per l'Amministrazione Comunale l’assessore Gianni Anselmi, Paolo Volpini responsabile del servizio Informagiovani e Claudio Cerrini dirigente del settore e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria.
Erano presenti per l'Assindustria Bravin e Ciompi, per la CNA Sanna e Tosi per la Confesercenti. Altre organizzazioni di categoria hanno inviato il loro apprezzamento per l'iniziativa pur non potendo partecipare.
“Lo studio si sviluppa nell’ambito di una pianificazione economica e territoriale – ha dichiarato l’assessore Gianni Anselmi – al fine di costruire un modello di sviluppo, che facendo perno sulle potenzialità della piccola e media impresa, consenta alle persone una progettualità di vita nel territorio”.
"Il questionario - ha illustrato Paolo Volpini - è stato studiato appositamente per la nostra realtà sulla base di esperienze simili condotte in altri territori, richiede informazioni sulle caratteristiche dell'impresa, dati anagrafici quali ragione sociale, forma giuridica, sede legale, attività prevalenti e secondarie, numero di addetti distinti tra uomini e donne, italiani e stranieri, a tempo indeterminato, determinato o con altre forme di contratto, inquadramento per categoria ecc."
"E' importante precisare - ha precisato Gianni Anselmi- che il questionario è esclusivamente conoscitivo, uno strumento a servizio del lavoro di pianificazione economica e urbanistica del Comune e non ha alcun fine fiscale né altra finalità di carattere burocratico amministrativo".
Il lavoro insomma è volto a calibrare la politica di sviluppo dell’amministrazione locale in relazione alla vocazione del territorio e al coordinamento con i comuni limitrofi.
Dal punto di vista dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro l'indagine potrà essere utile a orientare la formazione dei giovani locali, visto che tra i principali problemi presenti a livello occupazionale nel territorio si evidenzia che le aziende ricercano profili professionali non presenti tra i residenti e da parte loro, i residenti, aspirano a professioni che non sono richieste dal tessuto delle imprese locali. Fermo restando che non è detto che chi nasce in un luogo debba restarvi legato per la vita e che possa andare alla ricerca della soddisfazione delle proprie aspirazioni anche fuori, è comunque vero che la forbice tra domanda e offerta in Val di Cornia è estremamente allargata.