Ha preso il via il corso di ³Esperto tecnologico nel settore archeologico²

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2002 08:54
Ha preso il via il corso di ³Esperto tecnologico nel settore archeologico²

E¹ decollato il corso di formazione ³Esperto tecnologico nel settore archeologico² promosso dal Comune di Sovicille, l¹Università degli Studi di Siena, la Bassilichi s.p.a., la D.B.S. Proget e Service, in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Archeologici della Toscana, con il finanziamento del Fondo Sociale Europeo tramite il Programma operativo regionale POR OB.3 (approvato dalla Regione Toscana). Venti gli aspiranti Indiana Jones, con età compresa dai 23 ai 35 anni, che hanno superato la selezione che ha visto la partecipazione di 42 candidati: 13 donne (65%) e 7 uomini, provenienti da un po¹ tutta la Toscana, con la provincia di Siena più rappresentata con 11 elementi (55%), quindi Firenze e Grosseto con 3 (15%), Arezzo con 2 (10%) e 1 partecipante dalla provincia di Lucca.

Andando a vedere l¹Università di provenienza notiamo che è presente anche una non toscana: Siena 15 (75%), Firenze 4 (20%) e Università di Salerno 1 (5%). Interessante anche la diversificata preparazione dei partecipanti, un aspetto che potrà dare nelle varie fasi del corso un valore aggiunto alle conoscenze personali di ognuno. Sono 14 i laureati in lettere (70%) così suddivisi: indirizzo classico-archeologico 4 (20%), archeologico 3 (15%), lettere classiche e storico-artistico 2 (10%), e lettere moderne, classico-paletnologico, conservazione dei beni culturali 1 (5%).

Quindi sono 3 i laureati in in Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione (15%). Infine c¹è da rilevare che 8 corsisti (40%) sono iscritti al centro d¹impiego, 6 (30%) sono in cerca di 1^ occupazione e 3 (15%) nella lista di disoccupazione. Nelle prime due settimane di corso (per 40 ore) sono state impartite lezioni di informatica e nuove tecnologie, tenute da docenti provenienti dal mondo imprenditoriale, e lezioni di archeologia con docenti della Sovrintendenza e dell¹Università. Importante è infatti l¹impegno didattico profuso dalla Sovrintendenza, così come la disponibilità della facoltà di Scienze Politiche che ha fornito l¹aula di informatica e ospitalità ai corsisti nella nuova ed accogliente sede di via Mattioli a Siena.

³Le reazioni dei corsisti sono fino ad oggi estremamente positive - commenta il professor Valerio Grementieri, direttore del corso e docente della Facoltà di Scienze Politiche dell¹Università di Siena -, dimostrano interesse e grandi motivazioni al corso, visto anche come un titolo in più per sbocchi professionali adeguati. Una partecipazione perfino interattiva con i docenti².
Intanto è stato nominato il responsabile degli scavi, che guiderà i partecipanti nella fase successiva del corso, nelle cinque settimane fra luglio, settembre e ottobre.

Si tratta del dott. Guido Bandinelli, laureato in Etruscologia e archeologia italica a ll¹Università di Siena, specializzando all¹Università di Firenze, con esperienze di scavo dal 1994, soprattutto nell¹area della Toscana centrale collaborando con la Sovrintendenza di Firenze ed i comuni di Colle Val d¹Elsa, Casole, San Gimignano e Sarteano. ³Si tratta si un¹esperienza professionale estremamente importante - dice Bandinelli -, lo scavo di Monte Acuto è importante per la possibile presenza in questa zona di piccoli Œcastellieri d¹altura¹, costruzioni etrusche che avevano lo scopo di difesa del territorio².

La parte del corso di formazione ³Esperto tecnologico nel settore archeologico² che prevede gli impegni di scavo sul campo, saranno nel mese di luglio (dal 15 al 19), settembre (16-20 e 23-27), dal 30 settembre al 4 ottobre, e dal 7 all¹11 dello stesso mese. ³Nella prima settimana di lavoro - spiega il responsabile degli scavi - verranno allestiti il cantiere, le infrastrutture, eseguite tutte le operazioni necessarie preparatorie, partendo dai rilievi. Successivamente entreremo nel vivo della ricerca archeologica, dove gli allievi del corso, fra cui laureati in archeologia, saranno suddivisi in gruppi di lavoro, equilibrati, in cui ognuno potrà mettere a disposizione le proprie conoscenze e caratteristiche, cercando di portare tutti i partecipanti a sapersi districare in modo autonomo all¹interno di uno scavo archeologico, capendo i metodi di lavoro, riuscendo ad utilizzare i dati che emergono, e come si realizza una documentazione che prevede descrizioni scritte, foto e disegni.

Attraverso il sistema Gis tutto quello che viene trovato potrà essere riprodotto fedelmente in forma virtuale sul computer e visibile a tutti².

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