Sai-Fondiaria: è la volta del Tar e Fiat si lecca le ferite

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2002 18:36
Sai-Fondiaria: è la volta del Tar e Fiat si lecca le ferite

Il fondo Liverpool , in possesso di poco più dell'1% di Fondiaria, ha deciso di ricorrere in via d'urgenza al Tar contro il parere della Consob che venerdì scorso ha escluso l'obbligo d'Opa sulla società presieduta da Alberto Pecci. Liverpool sostiene la tesi del portage da parte dei cinque nuovi soci, a fronte di garanzie e di patti che consentiranno comunque a Salvatore Ligresti di diventare il principale azionista del futuro polo assicurativo. Non ricorrerà al Tar, invece, la società di consulenza Deminor, che rappresenta un gruppo d'investitori istituzionali internazionali, preferendo puntare a un'azione diretta in assemblea, il 30 maggio, e preannunciando l'appoggio a un'eventuale lista dello schieramento tosco-emiliano che si riconosce nelle posizioni di Pecci.
Intanto il presidente della Fiat Paolo Fresco afferma sulla stampa amica che Fondiaria non è stata un'opportunità persa per la Toro, ma un'occasione lasciata cadere in quanto troppo onerosa.

Fondiaria avrebbe potuto sviluppare importanti sinergie con Toro nel settore non-vita, mentre l'integrazione Banca Roma-Bipop permette alla compagnia del gruppo Fiat importanti sviluppi nel settore vita. Percò circola voce che, per esigenze di cassa, Fiat potrebbe persino mettere in vendita Toro.

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