Il 25 a Firenze in piazza S.S.Annunziata prosegue la mobilitazione di insegnanti e lavoratori della scuola, di
genitori e studenti contro la politica scolastica del governo Berlusconi.
In
particolare, il coordinamento degli insegnanti e le associazioni,
contestano:
1) la proposta governativa di anticipare i tempi delle iscrizioni nella
scuola dell'infanzia (iscrizione a 2 anni e mezzo invece di 3 anni) e nella
scuola elementare (iscrizione a 5 anni e mezzo invece di 6 anni) che
sfigurano due pezzi importanti del nostro sistema scolastico.
Ancora più
grave è l'anticipo a 13 anni della scelta tra istruzione scolastica e
formazione professionale. In questo modo si obbligano i ragazzi a decidere
precocemente per il proprio futuro senza nessuna concreta garanzia di poter
cambiare indirizzo in caso di ripensamento, aumentando le differenze sociali
e negando all' istruzione un ruolo insostituibile per lo sviluppo
democratico della nostra società;
2) Il taglio dei fondi per la scuola pubblica deciso con la legge
finanziaria che segnala una chiara volontà di voler arrivare a cancellare il
sistema scolastico pubblico e nel frattempo dequalificarlo a favore del
privato;
3) L'abolizione delle Commissioni esterne nell'esame di Stato.
Per effetto
di questa norma l'esame viene a perdere gran parte della funzione di
garanzia legale e culturale, prefigurando l'abolizione del valore legale del
titolo di studio;
4) I taglio degli organici che sta riducendo le sezioni di scuola
dell'infanzia, le sezioni di tempo pieno alle elementari e di tempo
prolungato alle medie richieste e fa aumentare il numero degli alunni per
classe in tutti gli ordini di scuole con gravi danni alla qualità
dell'istruzione. Obbligherà le famiglie a ulteriori spese o al ritorno a
casa delle donne;
5) Le proposte sugli Organi Collegiali che limiteranno ulteriormente la
democrazia nelle scuole;
6) Lo strumento della Legge delega che non permette una corretta e
approfondita discussione su una materia così importante per il futuro del
nostro paese.
Saranno portati in piazza i progetti che verranno tagliati nelle scuole ed i
documenti prodotti durante le assemblee dei lavoratori, dai genitori e dagli
studenti, per testimoniare gli effetti del processo di dequalificazione e
smantellamento del sistema scolastico pubblico avviato dal governo
Berlusconi di cui si stanno già misurando le prime conseguenze sul servizio
degli operatori e sull'occupazione.
La battaglia per una scuola pubblica, pluralista e di qualità ha un valore
strategico per il paese e non riguarda solo i diretti interessati ma tutta
la società italiana.
Il Comitato promotore dei Girotondi per la democrazia di Firenze è composto da: Arci, Legambiente, Emily in Italia, Firenze al futuro, Giardino dei
ciliegi, Gruppo 94, Laboratorio Nuova Buonarroti, Testimonianze.
Il coordinamento di associazioni fiorentino è parte si è impegnato nella realizzazione fattiva
dei "girotondi", sia a livello locale che collegandosi a livello nazionale
con le altre realtà locali.
I girotondi sono un momento utile per riflettere e riappropiarsi dei valori
profondi della Costituzione, nonchè un momento di opposizione alle
politiche del governo.
A questo però si deve aggiungere una riflessione
sulla città, ormai da troppo tempo interrotta.
"E' necessario riattivare il discorso sul futuro di Firenze e iniziare -affermano in un documento i promotori-
sulla falsa riga di quella che fu la convenzione democratica degli anni
novanta, un percorso che coinvolga le molte anime della società civile e
politica fiorentina.
Un incontro è convocato il 5 giugno, per una iniziativa dal titolo,
per ora provvisorio, "I GIROTONDI E LA POLITICA".
Non è ancora stato deciso
il luogo.
A questo incontro in cui verrà anche presentato un documento delle
associazioni, in via di completamento, sono invitati tutti gli aderenti
alle varie associazioni e quella moltitudine di persone che si sono messe
in contatto con noi attraverso i girotondi.