Stasera alla Stazione Leopolda per Fabbrica Europa: Leone Barilli con Howie B e a seguire Fundamental Soundsystem e Maffia Sound system

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 maggio 2002 17:57
Stasera alla Stazione Leopolda per Fabbrica Europa: Leone Barilli con Howie B e a seguire Fundamental Soundsystem e Maffia Sound system

E' un lavoro che prende vita dallo Ione di Euripide, la cui trama intricata ruota intorno all'identità dei due protagonisti, Ione e Creusa. E' soprattutto la storia dello spostamento del luogo in cui si dice la verità da Delfi ad Atene, da Apollo Febo al cittadino ateniese. Atene diviene ora il luogo dove la verità viene rivelata. E, come parte di questo cambiamento, la verità non è più svelata agli esseri umani dagli dèi come era accaduto a Delfi, ma da esseri umani a esseri umani, attraverso la piena libertà di parlare.

Il progetto è un’investigazione del sé inteso come corpo linguistico. E’ suddiviso in due parti: la prima Entelechia - andata in scena il 16 maggio - oscura e illustrativa, e la seconda 5+1, chiara e astratta, in cui vengono manipolate le tracce coreografiche esposte nella prima.
In Ione 5+1 assistiamo allo smembramento da parte dei danzatori dello spazio per una sua ri-creazione e riorganizzazione. L’accompagnamento musicale è affidato al Dj scozzese Howie B che dal vivo crea e improvvisa - attraverso un lavoro di frammentazione, dilatazione, isolamento e sovrapposizione di tracce sonore - il nuovo ambiente decontestualizzato.
Ione è plurale, è il non-istruito, il terzo, bastardo; è il virus e l’antivirus.

E’ una prospettiva, un sistema operativo, una costruzione mentale, è in fondo al percorso o di fronte a te. E’ spirito. E’ un bisogno, una necessità. E’ l’inizio e la fine. E’ impegno, è corpo, pneumatico, artigiano, labile. E’ il momento aurorale, l’incanto e l’incominciamento. E’ il rischiaramento nel corso della trasformazione.
Ci sono alcune persone che segnano indiscutibilmente le sonorità dei propri tempi. Howie B rientra sicuramente in questa categoria non troppo affollata, e lo fa alla sua maniera, lavorando “sottotraccia”, senza avere l’urgenza di esporsi in prima persona per progetti che lo lancino nello starsystem.

Nonostante questo naturale “pudore artistico”, si può tranquillamente dire che sia uno dei dj più popolari del pianeta, soprattutto dopo che è stato il dj ufficiale di alcune delle più fortunate tournée degli U2.
Scozzese di Glasgow, fin dagli inizi della sua carriera sviluppa collaborazioni con un’infinita serie di artisti, dj e produttori, oltre ad alcune esperienze solistiche come Music for Babies ('96), Turn the Dark Off ('97), Snatch (‘99) e il recente Folk (2001). I già citati U2, Bjork, Everything but the Girl, Fiona Apple, Annie Lennox, Ry Cooder sono solo alcuni degli artisti con cui ha lavorato, oltre alla partecipazione nella produzione del tema del film di Mission Impossible e nella colonna sonora del film di Wim Wenders End of Violence.

Questi sono senz’altri i momenti più appariscenti nel cursus honorum del dj scozzese, ma la lista di realtà con cui Howie B è entrato in contatto è virtualmente infinita, grazie alla sua vorace curiosità unita ad uno splendido calore umano ricco di semplicità ed entusiasmo. Geniali e imprevedibili sono gli stili musicali e i campionamenti presi dalle fonti più disparate: dall’hip hop al funk associato a sonorità a bassa fedeltà. Effetti e vortici sonori sono il risultato della sua forma di espressione.

Non c’è nulla di scontato, tutto è avventura: ma un’avventura che ha senso di esistere solo nel momento in cui viene fatta per il godimento di chi ascolta. Vedere Howie B all’opera è uno dei modi migliori per tradurre nella realtà l’espressione “gioia creativa”

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