Presentata la Foresteria sociale del Fuligno
Domani l'inaugurazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2002 16:49
Presentata la Foresteria sociale del Fuligno<BR>Domani l'inaugurazione

Offrire un'accoglienza temporanea a nuclei familiari e persone senza casa e con bisogni di reinserimento nella società ad iniziare dal lavoro. E' questo l'obiettivo della Foresteria sociale dell'Educatorio del Fuligno che sarà ufficialmente inaugurata domani alle 11 alla presenza del sindaco Leonardo Domenici, dell'assessore alla sanità e politiche sociali Graziano Cioni e del presidente del Fuligno Ezio Barbieri. Più che una struttura si tratta di un sistema integrato di foresteria visto che le attività è articolata in più sedi: le prime due sono già in funzione, nei prossimi mesi si prevede l'apertura di altre sedi per ulteriori posti letto.

Le strutture già in funzione sono l'Albergo Mameli e la Foresteria sociale del Fuligno. La prima consiste in sedici mini alloggi per 24 posti letto destinati a ultracinquantenni. La permanenza massima consentita è di 2 anni. A fine marzo erano presenti 22 ospiti: 17 uomini e 5 donne con un'età media di 63 anni (si va da un minimo di 53 a un massimo di 79 anni). Si tratta di cittadini italiani con residenza a Firenze e la maggior parte proviene da affittacamere e alberghi. La seconda struttura è la Foresteria sociale del Fuligno (funzione dal 10 aprile).

Si tratta di tredici appartamenti o monolocali attrezzati per un totale di 45 posti letto. La struttura accoglie soprattutto nuclei familiari o singole persone con meno di 50 anni. L'ospitalità può durare al massimo un anno e prevede regole precise per gli ospiti (come gli orari di rientro, la pulizia e gestione degli alloggi e via dicendo). Ad oggi sono presenti 37 ospiti di cui ben 12 nuclei familiari (composti da 19 adulti e 17 minori) e un adulto solo. Si tratta di persone residenti a Firenze e oltre la metà sono italiani.

Anche in questo caso la maggior parte degli ospiti prima alloggiavano da affittacamere o in situazioni inadeguate. "L'Amministrazione comunale punta a una diversificazione delle risposte alla marginalità - ha commentato l'assessore Cioni -. In questo caso si tratta di un progetto che punta specificatamente a offrire un'occasione di reinserimento ai soggetti svantaggiati. In questo senso diventa importante anche la funzione preventiva: ovvero intervenire prima che le situazioni scivolino nel degrado".

Un rischio sempre più diffuso visto che a Firenze, in base ai parametri elaborati dalla commissione nazionale inclusione sociale, il 9,61 per cento della popolazione residente vive in una situazione di cosiddetta povertà relativa e la percentuale di persone che invece rientrano nella categoria della povertà assoluta si attesta sul 3,7 per cento. "Si tratta di una percentuale che, anche se inferiore alla media nazionale, ci deve preoccupare - ha aggiunto l'assessore Cioni -. Il modello della foresteria è una risposta significativa: con le medesime risorse si offre a chi vuole un percorso di reinserimento e non un soltanto un sostegno assistenziale".

Il modello scelto è quello dell'accoglienza temporanea, ovvero un periodo per permettere alle persone ospitate di concentrarsi sulla riorganizzazione della propria esistenza attraverso l'assunzione di responsabilità e la ricostruzione di autonomie nella gestione della vita quotidiana. In genere si tratta di soggetti che a causa di un evento specifico, in molti casi drammatico, entrano nell'area della marginalità. Per questo serve un modello di ospitalità diversa rispetto ai tradizionali dormitori pubblici e che punta proprio al reinserimento degli ospiti nella vita sociale attraverso percorsi attivati con gli operatori della Foresteria.

"E' un modello già sperimentato con successo in altri paesi europei e che in Italia invece si presenta come un'esperienza fortemente innovativa - ha spiegato il presidente Barbieri -. Sono previsti per esempio i percorsi per riqualificazione professionale e formazione lavorativa o per l'inserimento nel mondo del lavoro e l'accesso è subordinato all'accettazione delle regole e del progetto di reinserimento". Ci sono poi anche percorsi per l'inserimento presso le occasioni aggregative e di socializzazione del territorio (per esempio i centri estivi per i bambini).

Lo scopo è fare in modo che gli ospiti capacità di gestire e di disporre di una casa. I primi risultati sono molto positivi. I bambini frequentano le scuole e si stanno attivando percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro. L'obiettivo finale dell'attività della Foresteria è aiutare gli ospiti a individuare modalità di vera inclusione sociale e per questo è necessario una forte collaborazione con la rete dei servizi sociali e con le strutture pubbliche e private del territorio.

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