Merse: conclusa la prima fase di studio
Il lavoro consegnato oggi al comitato di vigilanza riunito a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2002 16:38
Merse: conclusa la prima fase di studio<BR>Il lavoro consegnato oggi al comitato di vigilanza riunito a Firenze

FIRENZE- Sono stati consegnati in questi giorni, secondo i tempi previsti, i risultati della prima fase dello studio che servirà a definire un intervento complessivo di bonifica in tutte le aree interessate dall'inquinamento prodotto nel fiume dalla fuoriuscita di acque dalla miniera di Campiano. E' quanto rende noto l'assessore all'ambiente Tommaso Franci, che oggi ha portato quanto è stato finora realizzato al comitato di vigilanza istituito con l'accordo di programma sottoscritto nel luglio 2001 da Regione Toscana, Province di Siena e di Grosseto, Comuni di Montieri e Chiusdino.

"L'impresa che si è aggiudicata l'incarico è adesso in grado di passare alla seconda fase dello studio, quella di analisi dei dati raccolti e di individuazione delle cause dell'inquinamento - spiega Franci - In questa fase sarà importante anche l'esecuzione di una prova di pompaggio dal pozzo Serpieri della miniera delle Merse, per verificare la circolazione delle acque sotterranee fra quest'ultima e la miniera di Campiano". L'assessore ha sottolineato anche i rilevanti risultati fatti registrare dall'impianto provvisorio di depurazione delle acque di miniera.

"I dati analitici delle acque in uscita dall'impianto evidenziano come, pur in presenza di carichi maggiori di quelli originariamente previsti, si ottenga un abbattimento dell'arsenico e del ferro che si attesta su valori superiori al 99 per cento, mentre per numerosi altri metalli siamo su percentuali comprese tra il 90 e il 99 per cento".
Il monitoraggio effettuato dall'Arpat di Grosseto con tre prelievi settimanali, ricorda ancora l'assessore, consente di affermare che in riferimento ai metalli pesanti le acque dell'impianto rientrano nei limiti previsti dalla normativa nazionale.

Da sottolineare che dal settembre 2001 al marzo 2002 sono state prodotte circa 2.400 tonnellate di fanghi regolarmente smaltiti nell'impianto di discarica di Piombino. Riguardo ai costi fin qui sostenuti, le spese per la realizzazione dell'impianto nonché per la sua gestione per i primi quattro mesi (cioè fino allo scorso 31 dicembre) ammontano complessivamente a più di 500 mila euro. L'amministrazione regionale ha inoltre garantito la copertura finanziaria degli oneri legata alla prosecuzione dell'attività di gestione del trattamento delle acque per il 2002, con un impegno complessivo di circa un milione e 240 mila euro.
Le Avvocature dei vari enti firmatari dell'accordo stanno predisponendo gli atti necessari per avviare le procedure di recupero delle spese sostenute in danno dei soggetti inadempienti.

Sono ancora pendenti presso il Tar del Lazio i ricorsi presentati dalla Mineraria Campiano contro l'ordinanza del sindaco di Montieri e il successivo accordo di programma.

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