Dal 24 aprile al 5 maggio a Castiglioncello “Sculture da indossare”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2002 18:16
Dal 24 aprile al 5 maggio a Castiglioncello “Sculture da indossare”

A Castiglioncello, al Centro per l’Arte Diego Martelli, in piazza della Vittoria 1, dal 24 aprile al 5 maggio, sono in mostra le “S-culture da indossare” della principessa afgana Belquis Zahir, giovane designer afgana che dall’architettura d’Interni è passata alla creazione di ornamenti particolari, in bronzo e pietre dure, ispirati alla natura assoluta dell’Isola di Filicudi dove risiede per la maggior parte del tempo e a quel paesaggio interiore fatto di memoria e di evocazioni antiche che porta con sé.

La mostra, che s’inaugura mercoledì 24 aprile alle ore 17,30, è presentata da Nicoletta Pallini e propone una trentina di pezzi, in particolare anelli, bracciali e collier, realizzati nel bronzo con i quarzi dalle infinite tonalità, con la tormalina verde, l’acquamarina e persino la lava e il peridoto, un minerale inusuale che sembra provenire da altri mondi e da altri spazi. Sono gioielli senza età e senza tempo, talismani apotropaici magnetici e seducenti che traggono la loro forza dall’unione naturale e armoniosa di questi segni della terra con l’impronta dell’uomo. Belquis Zahir, nipote del re dell’Afghanistan, è nata a Londra nel 1966.
A tre anni è tornata in Afganistan dove ha vissuto a Kabul fino al 1973.

Ha studiato a Londra Architettura d’Interni e da sette anni crea gioielli che ha esposto alla Biennale di Filicudi, a Roma e che presenterà a Londra nel giugno prossimo.

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