Firenze scende in piazza per la Fiorentina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2002 10:16
Firenze scende in piazza per la Fiorentina

Erano in 25.000, secondo le stime della Questura, a testimoniare il proprio affetto per la Fiorentina, martoriata dalle note vicende societarie e sportive. Una partecipazione vasta e anche inaspettata nelle proporzioni numeriche, per una manifestazione organizzata dai tifosi con lo scopo di restituire idealmente la Fiorentina alla città, e convincere l'attuale azionista di maggioranza Cecchi Gori a lasciare la guida della società. Il corteo è partito da piazza Indipendenza intorno alle 21 per arrivare fino in piazza della Signoria, dove ad aspettare le migliaia di appassionati c'era la rappresentanza del calcio storico fiorentino con gli sbandieratori.

C'erano giovani, anziani, padri con i figli in braccio, gente arrivata un pò da tutta Italia e qualche turista giapponese sbigottito e divertito dallo spettacolo insolito. Sotto il Palazzo Vecchio anche il sindaco Domenici e numerosi personaggi noti e meno noti, che hanno voluto far sentire il proprio sostegno alla causa viola. E c'erano anche le telecamere di Canale 5, che su Striscia la Notizia darà un risalto nazionale alla serata, anche con il "tapiro", che dovrebbe essere consegnato a Cecchi Gori per la a dir poco sconsiderata gestione della società.

La folla ha riempito la piazza di bandiere e striscioni, che per lo più invitavano Cecchi Gori ad andarsene, ha cantato il suo amore per la Fiorentina, ha urlato la propria rabbia, ma tutto in maniera assolutamente composta e pacifica. Poi, quando tutti insieme hanno intonato l'inno viola, la piazza stracolma si è illuminata con i bengala e la serata ha raggiunto il suo momento di più alta partecipazione emotiva. Il successo imponente dell'iniziativa ha confermato quanto la città sia vicina a uno dei suoi simboli più amati che, oltre alla recentissima retrocessione in serie B, rimane ancora sull'orlo del fallimento.

Come a ribadire che la Fiorentina non è nè di Vittorio, nè di nessun altro futuro acquirente, ma di Firenze e dei suoi tifosi.S.A.

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