Elezioni a Rignano. La posizione della Casa delle Libertà.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 aprile 2002 16:23
Elezioni a Rignano. La posizione della Casa delle Libertà.

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del consigliere regionale del CDU Banchi e dei consiglieri comunali di F.I. e A.N. Forni e Palmisani sulla situazione politica a Rignano: "Non ci faremo portare fuori tema da artate polemiche personali che hanno come unico scopo quello di distogliere i cittadini-elettori da un punto eclatante:il fallimento del governo locale del centro-sinistra in qualunque versione, recente e meno,esso si sia materializzato. Di questo fallimento politico il PPI è stato parte integrante,avendo rivestito con l’Assessore Bargilli responsabilità “pesanti” , vogliamo ricordare ai Rignanesi, che il disavanzo di amministrazione di £.1.058.000.000 pari a circa € 550.000 si è consolidato negli anni, e da un attenta ricostruzione ci risulta iniziare attorno agli anni 1995-96, è iniziato in quel periodo lo sfascio dei conti pubblici durante la gestione del bilancio e finanze era stata affidata ad un uomo del P.P.I., sempre in quella legislatura si è proceduto a concedere l’autorizzazione all’escavazione dell’ex- cava nel cementificio, oggi, oggetto di indagine della magistratura, a tale riguardo la giunta e l’intero consiglio comunale è risultato compatto, ad esclusione dei consiglieri di centrodestra Banchi e Forni ed esiste anche una posizione ufficiale dell’epoca a firma di tutta l’intera giunta a sostegno di tale provvedimento. L’assessore del P.P.I.

si è ritirato circa due mesi prima del voto del 1999, durante la discussione che l’intera compagine di maggioranza si apprestava a fare sul regolamento urbanistico e nella fattispecie gli argomenti erano il Piano di Recupero Urbano dell’ex- cementificio, e il cambio di destinazione di uso delle aree ex- cts Pagnana ed ex-stabilimento Montecchi di Troghi da artigianale a residenziale. Se il PPI avesse voluto prendere le distanze davvero da tale fallimento amministrativo,avrebbe dovuto far uscire Bargilli dalla Giunta molto prima e non all’ultimo di chi è convinto di votare una forza di opposizione.Questo è doppiogiochismo. Diciamo poi con grande fermezza e serenità che crediamo poco ai Savonarola della politica, se questi inquisitori,al medesimo tempo,si preparano in tutto e per tutto a sostituire gli “inquisiti”.

Sarebbe auspicabile sviluppare la battaglia politica fino in fondo,rinunciare alla conquista di facili poltrone e,se occorre,portare tale gesto fino alle estreme conseguenze,ovvero rimanere all’opposizione,vigilando e basta.La coerenza e la gratuità questo richiederebbero. I rignanesi hanno bisogno di gesti forti e netti da chi fa politica.Noi non solo siamo per la “discontinuità”,ma per la irreversibile e radicale alternativa a questo sistema di potere che da più di 50 anni è egemone e monocolore.Chi non capisce questo diventa “complice interessato” del mantenimento,sopra la pelle dei rignanesi,di un sistema di potere arrogante ed asfissiante. Giochi e giochetti ci hanno stancato,vogliamo davvero voltare pagina.Farebbe bene alla democrazia rignanese “permettere” a molti vecchi della politica di riposarsi.

Ne guadagneremmo in serenità e Rignano in buongoverno."

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