Sabato 6 aprile, ore 18, Masolino D’Amico al Castello Pasquini di Castiglioncello (LI)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2002 14:14
Sabato 6 aprile, ore 18, Masolino D’Amico al Castello Pasquini di Castiglioncello (LI)

Si terrà sabato 6 aprile alle 18, a Castello Pasquini di Castiglioncello, l’incontro dal titolo IL Linguaggio teatrale con Mauro Paladini e Masolino D’Amico.
Il Linguaggio teatrale s’inserisce nel ciclo di incontri curati da Fondazione Toscana Spettacolo, dalle amministrazioni comunali e dalle associazioni culturali della Toscana dal titolo L’esperienza del teatro.
Questa iniziativa è volta alla formazione del pubblico ed è stata ideata per poter far conoscere, in maniera specifica, i molti mestieri che compongono il variegato mondo del teatro. Sarà fatale parlare del passato (anni cinquanta, sessanta e settanta!) poiché quello fu un periodo di grande fermento e di altissima qualità non solo in Italia ma nel mondo intero.
“Analizzeremo i mestieri del teatro,- spiega Mauro Paladini- ogni incontro sarà tematico, cercheremo di capire che ruolo abbia oggi nel tessuto sociale, di quali valori sia portatore, come sia cambiato il modo di lavorare e perché, da diversi anni a questa parte, il livello artistico si sia così abbassato e sia scomparso il prodotto medio di qualità.
Noi crediamo che il teatro sia un’arte attraverso la quale si possa arrivare allo Zen, in altre parole uno strumento (di altissima precisione e immaginazione) per conoscere e maturare, come dice Shakespeare: “Maturare è tutto.”.
Questi incontri, durante i quali ci saranno letture dal vivo integrate con materiale video-sonoro, avranno la presenza di un personaggio di fama nazionale, nel caso di Castiglioncello, l’ospite sarà appunto Masolino D’Amico, invitato per parlare della sua esperienza e, stimolato da Mauro Paladini coordinatore del progetto, pronto a un contraddittorio con il pubblico.
“La nostra speranza,non presunzione - prosegue Paladini- è di stimolare la coscienza critica dei partecipanti, offrire loro gli strumenti per essere un pubblico attivo, cioè parte integrante, insostituibile e determinante dell’evento teatrale.
Il teatro in fondo è un gioco, ma va fatto in silenzio e sul serio”.
Masolino D’Amico, critico teatrale de La Stampa , docente di Teatro inglese alla Sapienza di Roma, traduttore e studioso di Oscar Wilde ha recentemente curato l’edizione Meridiani Mondadori con tutte le opere dello scrittore inglese.

Figlio di Suso Cecchi, nipote di Emilio Cecchi, Masolino è autore di decine di saggi teatrali, esperto di teatro americano oltre che inglese. Recentemente l’abbiamo apprezzato a Verona per la traduzione di Romeo e Giulietta ascoltata al teatro Romano: aggiornata, veloce e moderna, che rendeva Shakespeare, «semplice e comunicativo come doveva essere l’autore ai suoi tempi”.

Mauro Paladini, laureato in Storia del teatro, ha lavorato come attore e regista con alcuni dei più importanti teatri stabili e compagnie private, da segnalare la sua lunga collaborazione con Gabriele Lavia, nel 1997 ha pubblicato Memo Benassi attore indipendente.

Collegamenti
In evidenza