Proseguono i controlli sui motorini della Polizia Municipale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2002 07:46
Proseguono i controlli sui motorini della Polizia Municipale

Oltre 140 motorini controllati, 4 sequestrati e 67 multe per la violazione dell'ordinanza specifica sui motorini in Ztl. Sono questi i risultati della prima giornata di controllo dedicato della Polizia Municipale per il rispetto dell'ordinanza che vieta la circolazione all'interno della Ztl ai ciclomotori con il motore da 50cc non Euro 1 e Euro 2 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. Da ieri e fino a sabato le pattuglie della Polizia Municipale effettueranno questi controlli specifici in quattro piazze della città: oggi si trattava di piazza San Marco, piazza Pitti, piazza Santa Croce (dove era presente anche un opacimetro per la verifica dei gas di scarico) e piazza Santa Trinita dove invece i ciclomotori "cinquantini" fermati venivano controllati anche con il banco a rullo per verificare l'effettiva velocità.

In dettaglio i veicoli a due ruote controllati nelle quattro ore sono stati 142 di cui 53 sottoposti alla prova del banco a rullo. Di questi 4 sono stati sequestrati perché violavano l'articolo 97 del codice della strada (ovvero andavano più veloci dei limiti previsti per i motorini di questa cilindrata e non risultavano in regola con i silenziatori). Le multe all'ordinanza specifica sui motorini sono state 67 mentre le contravvenzioni per altri motivi sono state 52. I controlli proseguiranno anche domani in altre postazioni sempre in centro, mentre prosegue la vigilanza alle porte della Ztl.
«Il divieto di circolazione dei motorini è considerato, da chi a Firenze deve arrivare per necessità o da chi deve lavorare con questo mezzo, un atto di persecuzione».

E' quanto sostiene il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «Il divieto - ha aggiunto Toccafondi - pare creato più per dare un'immagine di Firenze che per cercare di risolvere il problema. Il provvedimento è limitato nel tempo ovvero due ore la mattina e due il pomeriggio. Possibile che quattro ore siano sufficienti per far abbassare l'inquinamento? Inoltre, come sempre, l'amministrazione oltre ai divieti non si è mossa per dare delle alternative a chi deve circolare all'interno della città.

A quanto segnalato da cittadini si sta poi scatenando una vera caccia al motorino in sosta all'interno della zona a traffico limitato: vengono multati tutti i ciclomotori in sosta fuori dalle strisce dei parcheggi riservati a tali mezzi ma in alcune zone, e soprattutto in centro, le zone riservate alla sosta dei motorini non hanno le strisce e molti saranno coloro che, durante le ore del divieto, lasceranno fermo il motorino». «Tutti segnali - ha concluso il capogruppo di Azione per Firenze - che fanno comprendere come i divieti alla circolazione dei motorini siano considerati come atti di persecuzione di chi a Firenze deve arrivare, lavorare e muoversi.

Divieti per di più non accompagnati da alternative all'uso del mezzo privato e per questo giustamente considerati irragionevoli».
«Via le biciclette allucchettate alla recinzione della "Colonna della Giustizia", in piazza Santa Trinita». Lo chiede, in una interrogazione, Riccardo Basosi, capogruppo de La Margherita-i Democratici. «In piazza Santa Trinita - scrive Basosi - si erge l'antica famosa e preziosa "Colonna della Giustizia", recentemente restaurata a totale carico della famiglia Ferragamo.

Il basamento della colonna, circondato da una recinzione di sbarre metalliche per impedirne l'accesso alle persone, è costantemente pieno di biciclette allucchettate che ne impediscono la visuale e rendono l'idea di un maltrattamento dell'intero monumento». Basosi chiede di conoscere se «non sia utile e necessario porre rimedio a simili situazioni irrispettose del patrimonio della città e delle persone che si prodigano per renderla il più possibile vivibile e decorosa, attraverso soluzioni idonee quali l'installazione di rastrelliere per biciclette» e se «non sia utile sistemare, anche delle fioriere sempreverdi intorno al basamento della "Colonna della Giustizia" per scoraggiare il posteggio delle biciclette».

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