"Abbiamo voluto fare una prova -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- e sottoporci allo stress denunciato. Sono state prese in considerazione tre agenzie romane: il Monte dei Paschi di Siena, la Banca Popolare Commercio e Industria e la Banca di Roma. Entrare e' gia' problematico perche' le banche appaiono fortini assediati, con pesantissime doppie porte a chiusura automatica e un poliziotto privato che ti scruta attraverso un vetro spesso due dita. La Banca Commercio ha un bussolotto, a porte ruotanti, all'interno del quale una voce intima di mettere il dito indice sull'apposito pulsante.
Insomma siamo alla schedatura delle impronte digitali. Abbiamo chiesto copia dei fogli informativi analitici, per valutare le offerte relative alla apertura di un conto corrente. L'addetto del Monte dei Paschi ci ha comunicato che non ne avevano, per cui era d'obbligo la lettura dei manifesti affissi in bacheca, il che significava passare una giornata in banca. La Banca Commercio ci ha indicato un leggio con una montagna di fogli nei quali venivano indicate le condizioni per ben 29 tipi di conto corrente.
Naturalmente erano disponibili a fotocopiare la parte che ci interessava.
Avremmo voluto chiedere la fotocopiatura del tutto ma abbiamo lasciato perdere.
La Banca di Roma ci ha chiesto a quale era la nostra categoria lavorativa, perche' per ognuna di essa vi erano condizioni diverse. In soli 20 minuti ci hanno stampato due fogli contenenti le condizioni per la categoria lavorativa che avevamo scelto.
Nessuno aveva pronti per la consegna i fogli informativi analitici mentre i banchi traboccavano di depliant pubblicitari.
Obliterare fu la parola usata in una pubblicita' delle Fs che scateno' critica e l'ilarita', ma per capire i termini di un modulo bancario occorrerebbe una laurea, tanto sono oscure e incomprensibile le parole usate.
Insomma entrare in banca e' un calvario, con relativa sindrome".x\
