La superstrada Firenze-Pisa-Livorno “passa” alla Provincia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2002 07:28
La superstrada Firenze-Pisa-Livorno “passa” alla Provincia

Il Consiglio provinciale di Firenze, con i voti favorevoli della maggioranza di Centrosinistra e l’astensione di Rifondazione comunista (contraria la Casa delle Libertà), ha approvato ieri la convenzione tra la Regione Toscana e le Province di Firenze, Livorno e Pisa per la delega delle funzioni di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, pronto intervento e delle funzioni amministrative relative alla gestione della superstrada Firenze-Pisa-Livorno (per Km. 29,833 alla Provincia di Firenze).
Le deleghe diventano operative dal primo aprile.

Tenendo conto che la Provincia deve individuare, progettare e porre in atto forme innovative di gestione degli interventi per la manutenzione della superstrada, come ad esempio, il global service, l’Ente affiderà all’Anas, sottoscrivendo una convenzione – in virtù di una convenzione già stipulata da Anas e Regione Toscana – la gestione della superstrada per tutto il periodo che va dal primo aprile al 30 settembre dell’anno in corso. “La Provincia compie così un passaggio decisivo per la crescita del suo ruolo e soprattutto per il bene della collettività, concretizzando anche in questo caso il principio di sussidiarietà e sottraendosi alle piccole imboscate di chi davvero si tira indietro”, dichiara il Presidente della Provincia di Firenze Michele Gesualdi.

“In Consiglio – aggiunge l’assessore alla viabilità – abbiamo riconfermato la fiducia di tutta la maggioranza verso questo provvedimento che ci consente di ridisegnare la viabilità: è un compito duro e complesso, ma siamo in grado di portarlo avanti”.
“Si tratta di un passaggio importante – dice Eugenio D’Amico, di Rifondazione comunista – Chiediamo che vi sia un’attenzione serrata ai temi della sicurezza su una strada nevralgica la cui gestione richiede non solo buone intenzioni” e, per Sandro Targetti, “un’attenta considerazione sulle dimensioni del global service: non vorremmo che l’affidamento a terzi vada un po’ sulla cresta dell’onda”.


“Vista l’importanza di questa arteria per il territorio empolese ci sembra un passo in avanti – spiega Massimo Marconcini, dei Comunisti italiani – in chiave del decentramento, che la Provincia di Firenze anche in nome e per conto delle Province di Livorno e Pisa vada a gestirla con interventi rapidi e quindi più utili. Rimaniamo fermamente contrari ad ogni ipotesi di pagamento di pedaggio”.
“Da parte della Casa delle Libertà – osserva per parte sua Massimo Matteoli (Ds) – non ho ascoltato critiche sostanziali o alternative.

Preoccupazioni e perplessità sono anche nostre. La Regione ha delegato funzioni applicando correttamente e sostanzialmente il principio di sussidiarietà”. Su questa linea anche gli interventi di Giovanni Vignoli (Margherita) e Renato Romei (Ds).
Di segno contrario il commento di Demetrio Donati (Forza Italia): “Non si è trattato di un’imboscata – ha detto - ma di un ragionamento logico. Abbiamo raccolto, a riguardo, anche le forti preoccupazioni delle rappresentanze sindacali”.

Il quadro attuale non consentirebbe alla Provincia di assumere la gestione della superstrada, le cui procedure andavano perfezionate: il passaggio dall’astensione della Casa delle Libertà, in quarta commissione, alla contrarietà, in prima commissione, era motivato da queste considerazioni. Per Enrico Bertini (Forza Italia) le perplessità sono non in ordine alla scelta politica della Provincia (l’assunzione della Fi-Pi-Li è infatti condivisa dalla Casa delle Libertà) ma alla capacità operativa della Provincia di gestire attualmente questo onere (senza un’esatta radiografia della situazione; nel caso del global service sulle caldaie “non si sapeva come e dove erano gli impianti”), mentre gli “onori”, ha detto Alessandro Corsinovi (Ccd), sono tutti assunti dalla Regione Toscana: “La Provincia – aggiunge Corsinovi – si fa carico di responsabilità nel quadro di una convenzione che doveva essere perfezionata”.

Forti i dubbi anche in ordine al global service, visto che “solo per preparare i capitolati d’appalto si parla di un anno, un anno e mezzo”. Siamo di fronte a un “sacrificio politico” della Provincia rispetto alla Regione, secondo Pier Giuseppe Massai (An). Per Carlo Bevilacqua (Forza Italia) c’è stata troppa fretta, “dovevamo chiedere alla Regione di soprassedere” e nel frattempo “perfezionare la convenzione”.

Ricostruiamo l'itinerario che ha portato a questo cambiamento sostanziale.
Con D.Legisl.

112/98 fu individuata la rete stradale nazionale di interesse statale.
Con D.Legisl. 461/99 furono individuate le strade da trasferire dall’Anas alla Regione Toscana per un’estesa totale di Km. 2.614.
Con delibera Consiglio Regionale n. 1116/2000 fu definita la rete stradale regionale e quella di diretta competenza delle province, così ripartita: Km. 1.481 di strade regionali (compreso la Fi-Pi-Li), Km. 1.151 di strade provinciali.
E’ da ricordare che in base alla Legge Regionale n.

88/1998 anche la rete stradale regionale sarà gestita dalle province che cureranno anche la progettazione e la realizzazione delle nuove opere e degli adeguamenti della rete esistente.
Alla Regione Toscana resterà invece la programmazione degli investimenti sulla propria rete di competenza.
Nel territorio provinciale di Firenze le strade ex-Anas sono complessivamente Km. 493, di cui classificate regionali Km. 358 (compresa la Fi-Pi-Li) e iscritte direttamente al demanio provinciale Km.

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