Lanciamo una campagna comune contro il doping

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2002 19:48
Lanciamo una campagna comune contro il doping

FIRENZE- L’accordo dopo le polemiche. L’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha incontrato questa mattina il vicepresidente della Federciclismo Emilio Farulli ed il supervisore delle squadre azzurre, Alfredo Martini. L’incontro era stato richiesto in quanto i vertici del ciclismo si erano sentiti accusati da uno dei manifesti della campagna promossa dalla Regione Toscana per invitare all’uso corretto dei farmaci. Nel manifesto che ha suscitato le proteste di alcuni esponenti del mondo del ciclismo sotto lo slogan “Farmaci.

Usare con cura” si vede una bicicletta da corsa che ha, al posto della pompa, una siringa. L’invito conseguente è “farmaci: evitare l’uso pompato”. Dall’incontro tra Rossi, Farulli e Martini è scaturita una proposta che verrà formulata anche al Coni, a tutte le altre federazioni sportive e alle associazioni che raggruppano le società delle varie discipline. La Regione Toscana, cioè gli assessori al diritto alla salute, Enrico Rossi e quello allo sport, Mariella Zoppi lanceranno insieme a Federcliclismo una nuova campagna esclusivamente dedicata al no al doping in tutti gli sport.

Sarà costituita una specifica commissione che si occuperà di idearla e realizzarla. L’assessore Rossi ha rassicurato i vertici di Federciclismo che non era nelle intenzioni della Regione di accusare il solo ciclismo e che se una delle immagini scelte poteva sembrare chiamare in causa un solo sport, l’intenzione era invece quella di invitare chiunque svolga qualunque pratica sportiva a non usare farmaci per migliorare le proprie prestazioni. “La nostra Federazione – afferma Emilio Farulli, vicepresidente di Federcliclismo - da anni si sta battendo, con buoni risultati, per sconfiggere l’uso di sostanze dopanti Mi ritengo quindi soddisfatto dell’operato dell’assessore e lo ringrazio per averci ricevuto con tempestività”.

“Penso che per chi fa sport sia assurdo – aggiunge il supervisore Alfredo Martini – prendere scorciatoie che non conducono da nessuna parte, ma che sia invece necessario agire con onestà e rispettare i principi dello sport pulito”.
“Sono contento – conclude l’assessore Enrico Rossi – del chiarimento reciproco che c’è stato. Al di là delle polemiche resta la condivisione piena dell’obiettivo comune: sconfiggere il doping che danneggia sia lo sport che la salute dei cittadini”.

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