Fabricaethica: quando l’impresa investe nel sociale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2002 09:15
Fabricaethica: quando l’impresa investe nel sociale

L’Assessorato all’artigianato piccola e media impresa, Industria, Innovazione, Promozione e Internazionalizzazione del Sistema produttivo, Cooperazione della Regione Toscana è stato probabilmente il primo in Europa ad inserire nel DOCUP 2000-2006, nella misura 1.4 “Aiuti agli investimenti immateriali” la certificazione di responsabilità sociale SA 8000, rispondendo così all’invito formulato dalla Commissione Europea nel Libro verde “Promuovere un quadro europeo per la Responsabilità sociale delle imprese”.

A fronte di ciò e per dare maggior rilievo e diffusione alla SA 8000, ecco per i giorni 13-14 e 15 marzo il convegno internazionale “Fabrica Ethica, Responsabilità sociale delle imprese: SA 8000” che si svolgerà a Palazzo dei Congressi di Firenze, piazza Adua n.1.
Un modello di sviluppo la cui competitività non si basa solo sulla quantità ma anche e soprattutto sulla qualità, su produzioni che non solo siano belle o buone ma anche realizzate nel rispetto dei diritti di lavoratori e consumatori, nell’attenzione alla salute dei cittadini e alla salvaguardia dell’ambiente.

La SA 8000 è uno standard internazionale (già adottato da multinazionali e aziende come Avon, Dole Food, Coop Italia, Toy R Us ) la cui adozione implica, da parte delle imprese che vi aderiscono, un approccio globale al tema della qualità, dove diventa importante non solo il cosa ma anche il come si produce. I criteri etici cui sono vincolate le imprese fanno riferimento a diversi settori: lavoro infantile, lavoro obbligato, salute e sicurezza, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, procedure disciplinari, orario di lavoro, retribuzione, sistemi di gestione.
Un appuntamento inedito
Si tratta di un appuntamento decisamente inedito, sia per i temi trattati che per il tipo di partecipazione, che prefigura scenari innovativi e un diverso angolo visuale dei temi dello sviluppo.

Per la prima volta dialogheranno fra loro economisti, filosofi, sociologi, giuristi, sindacalisti, imprenditori, esperti di gestione aziendale, di ambiente e sviluppo sostenibile, del mondo accademico e scientifico, amministratori e esponenti delle categorie economiche e del mondo finanziario internazionale, organizzazioni di volontariato.
Una partecipazione qualificata di livello internazionale
Sarà un confronto a tutto tondo fra coloro che a vario titolo possono essere interessati dall’applicazione della certificazione sociale, dai produttori ai consumatori finali.

Nella prima giornata, che ha il patrocinio dell’Università di Firenze, verrà sviluppato il tema “Welfare society. La ricerca di soluzioni etiche ai problemi della modernità”. Qualche nome, fra gli altri: Carlo Trigilia, Philippe Van Parjis, Sebastiano Maffettone, Alberto Magnaghi, Bruno Manghi. Nella seconda giornata, coordinata dalla giornalista Giovanna Botteri, la prima parte dei lavori sarà dedicata al livello istituzionale, con interventi dell’assessore all’industria, artigianato, piccole e medie imprese della Regione Toscana Ambrogio Brenna, rappresentanti della Commissione Europea e della Banca mondiale.

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