Al caso Matec si aggiunge Blu

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2002 08:47
Al caso Matec si aggiunge Blu

Il Consiglio d'Amministrazione della società Blu S.p.A. ha deciso di vendere la società stessa e di interrompere il rapporto di lavoro con i 500 dipendenti del Call Center, sito in Via Bovio a Calenzano. "Cosa intendono fare i ministri alle Attività Produttive, al Lavoro e delle Comunicazioni per salvaguardare i livelli occupazionali e la professionalità acquisita dai giovani dipendenti della Società BLU che occupa sul territorio nazionale circa 1900 dipendenti e che ha deciso di vendere e di interrompere il rapporto di lavoro con i 500 dipendenti del Call Center di Calenzano?" domanda in un'interrogazione urgente la senatrice Vittoria Franco.
La società Blu è impegnata a concludere rapidamente il processo di vendita dell’azienda, mettendo così fine alla fase di incertezza che crea grandi preoccupazioni ai lavoratori della sede di Calenzano.

La decisione dovrebbe essere assunta nella prossima riunione del Consiglio di Amministrazione fissata per il 5 marzo. La decisione pone le condizioni per capire meglio il futuro del call center di Calenzano dove lavorano 500 giovani a rischio di disoccupazione. Regione e Provincia hanno ribadito all'azienda la preoccupazione per i giovani lavoratori che rischiano di vedersi negato il diritto al lavoro in un'azienda che si è sviluppata grazie alla loro professionalità.
E' un mese che si è iniziato a parlare del caso Matec.

A Scandicci la giunta ha preso contatto con la ditta Lonati al fine di valutare la situazione attuale ed i possibili sviluppi. "Visto che stiamo parlando di posti di lavoro, di qualità della produzione, di un polo meccanotessile e quant'altro, mi sembra giusto richiedere che sul tema non esista una asimmetria informativa" scrive in un'interrogazione Francesco Mencaraglia del Gruppo consiliare di Scandicci del Partito della Rifondazione Comunista.

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