‘Costante Cambiamento’ al Teatro Goldoni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2002 18:50
‘Costante Cambiamento’ al Teatro Goldoni

12 febbraio 2002 - I diritti umani, i diritti civili e l’interpretazione degli spazi urbani di convivenza sono gli obiettivi principali della sesta edizione di ‘Costante Cambiamento’, in programma a Firenze dal 8 al 20 febbraio 2002, con la direzione artistica di Teresa Zurzolo. Domani, 13 febbraio, al Teatro Goldoni di Firenze, alle ore 21 la Compagnia Giovane Gicà (Centro Axé di Bahia) con Untitled - Pivete – Bangulè: con Alessandro Souza, Alexandre Moraes, Almir Junior, Carlos Oberto, Alex de Jesus, Conceição Divino, Evaneide Silva, Genivaldo Muniz, Leandro Nascimento, Marinilda Oliveira , Pedro Ivo dos Santos, Vanessa Fabian .Musicisti: Dailha Mendes, Fabio Menezes, André Barbos, Jair Xavier.

Coreografia Augusto Omolu e Marcelo Moacyr . La tradizione delle origini, il riscatto dei “meninos de rua” di Salvador, vengono rappresentati per la prima volta in Europa, dagli adolescenti della Giovane Compagnia Gica di danza, del Centro Axé di Bahia, adolescenti che hanno vissuto la loro infanzia sulla strada, oggi recuperati attraverso la “pedagogia del desiderio” e l’arte della danza e del teatro. Alle 22, ‘Staccato Compania de Danca’ (Brasile) con ‘Palinpsesto’: con Paulo Caldas, Maria Alicia Poppe.

Coreografia Paulo Caldas. Si tratta di uno spettacolo raffinato, uno studio sulla metafora della relazione umana, sulla difficoltà o il desiderio di confrontarsi, sul respingere o richiamare ciò che appare evidente. Un abile e intelligente coreografo Paulo Caldas con un’ eccellente e rara interprete Maria Alicia Poppe.
“Negli ultimi anni ci siamo posti il problema della funzione sociale dell’arte – spiega Teresa Zurzolo - Abbiamo presentato un programma sulla coreografia europea, e un progetto sulla coreografia e teatro di alcuni territori con forti contraddizioni sociali, Israele, Palestina Portogallo e Brasile.

In questa 6a edizione che conclude il biennio dedicato al Brasile ci domandiamo: esiste uno spazio quotidiano di convivenza o è illusorio? Lo spazio attuale della realtà è verificabile? Forse siamo tutti consapevoli di essere presenti in uno spazio che rischia di diventare un luogo in cui la libertà di costruire, di verificare, non corrisponde più a ciò che noi desideriamo”.
Con questo punto di rottura e sul tema dell’identità e dei diritti civili Costante Cambiamento apre il programma.

E’ necessario prima di tutto qualificare il proprio spazio di convivenza per riformulare uno spazio mentale di libertà che risponda al contesto in cui viviamo.

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