Targhe alterne: traffico diminuito di oltre il 17%
Domani via libera alle dispari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2002 23:13
Targhe alterne: traffico diminuito di oltre il 17%<BR>Domani via libera alle dispari

Confermato il trend positivo delle targhe alterne. In base alle rilevazioni negli otto punti di misura allestiti in altrettante zone nevralgiche per la circolazione (Ponte Rosso in entrata e uscita, viale Matteotti verso piazza Libertà e piazza Donatello, piazza Beccaria, lungarno Vespucci verso il centro, e verso piazza della Libertà, viale Lavagnini, viale Redi), dalle 10 alle 16 la diminuzione media dei passaggi auto è stata del 17,23% per cento. Il che significa che sono passati oltre 14mila veicoli in meno rispetto alla stessa data dell'anno scorso.

Si ricorda che il provvedimento di oggi vietava la circolazione delle auto con targa dispari dalle 9 alle 17 sull'intero territorio fiorentino. Domani invece toccherà alle auto con targa pari restare in garage. Nello specifico le percentuali maggiori di riduzione dei veicoli si sono registrate nelle fasce orarie comprese fra le 12 e le 13 con una riduzione del 19,84 per cento (più di 2.700 veicoli in meno) e fra le 15 e le 16 con un -20,74 per cento (pari a oltre 3mila auto). “Un risultato che dimostra l’utilità del provvedimento – commenta il vicesindaco Graziano Cioni -, un provvedimento che adesso viene imitato da molte altre città italiane”.

La polizia municipale che ha impiegato complessivamente 35 pattuglie controllando 533 i veicoli: 58 il totale delle contravvenzioni, di cui 15 per la violazione dell'ordinanza delle targhe alterne, 43 invece le multe per le altre infrazioni al codice della strada.
“Apprezzo le iniziative della Giunta Regionale per combattere lo smog – ha dichiarato Antongiulio Barbaro, consigliere comunale DS membro della Commissione ambiente a trasporti di Palazzo Vecchio – incentivi per i mezzi a trazione elettrica, oltre alla volontà di varare politiche integrate sugli impianti e i mezzi di trasporto pubblico ecologici, nonché sui controlli delle emissioni inquinanti”.“Ritengo invece del tutto sbagliato aprire una discussione su nuovi limiti di legge relativi agli inquinanti atmosferici, tra cui il PM10 – ha proseguito Barbaro – si tratta di una materia di esclusiva competenza dell'Unione Europea e dello Stato.

Il Ministero dell'Ambiente sta già recependo i limiti introdotti con la Direttiva n. 96/62 sulla qualità dell'aria: la filosofia che li ispira è quella di indurre negli Stati membri e nelle Regioni concrete politiche di riduzione sistematica delle emissioni e delle concentrazioni degli inquinanti, secondo una programmazione che si spinge fino al 2005; mentre si punta a ricorrere ad interventi di emergenza, come i blocchi del traffico, solo in casi di effettiva gravità. L'Unione Europea, infatti, ha abbassato i limiti di qualità dell'aria su base annuale, mentre ha innalzato, o eliminato, quelli su base giornaliera che impongo interventi immediati”.“Mi rendo conto che esista l'esigenza di rispondere in positivo alle sollecitazioni che sono venute dopo questo periodo di smog prolungato – ha aggiunto Barbaro – ma occorrono politiche serie che consentano di ridurre stabilmente l'esposizione agli inquinanti, non operazioni di pura facciata e di dubbia efficacia, quale abbassare i limiti per determinare l'obbligo forzoso di bloccare il traffico.

Magari solo di domenica, come fa il Governatore della Lombardia Formigoni: un esempio di demagogia e di impotenza politica da non imitare”.“La prima cosa da fare è applicare bene e presto le tante norme di legge, nazionali e regionali che abbiamo già, senza inventare soluzioni artificiose, prive di una seria analisi di efficacia – ha aggiunto Barbaro – ricordo che rimane disapplicata la Legge Regionale n. 63/98 "Norme in materia di zone a rischio di episodi acuti di inquinamento atmosferico": su quella base la Regione avrebbe dovuto da tempo disciplinare le modalità dei controlli concernenti i gas di scarico dei veicoli a motore, quelli sul funzionamento e manutenzione degli impianti termici, nonché le modalità di esercizio delle lavorazioni che utilizzano solventi organici volatili (responsabili della formazione dello smog estivo).

Su questi provvedimenti, mai adottati, occorre accelerare”
“Spiace constatare che il sindaco Albertini non è bene informato, quando parla della mia città. Firenze è in prima linea nella lotta contro l’inquinamento: già dal novembre scorso è in vigore il provvedimento delle targhe alterne per due giorni la settimana; il 13 gennaio scorso abbiamo deciso una domenica ecologica straordinaria, con blocco totale del traffico su tutta l’area urbana; abbiamo fermato le auto non catalizzate per tre giorni consecutivi.

Ed evidentemente questi provvedimenti, insieme alle condizioni meteo più favorevoli, hanno migliorato la nostra qualità dell’aria, tant’è che ora i valori degli agenti inquinanti sono tornati nella norma”. Il sindaco Leonardo Domenici replica alle dichiarazioni di Gabriele Albertini, che ha definito Firenze “città più inquinata di Milano, ma che non ferma il traffico”. “In questo momento, che accomuna gran parte delle città italiane sul fronte dell’emergenza smog – prosegue Domenici – invece di stilare classifiche di questo tipo, forse i sindaci dovrebbero impegnarsi tutti insieme e prendere iniziative comuni per risolvere il problema della lotta all’inquinamento.

Un primo passo importante in questo senso sarà l’incontro di domani dei sindaci con il ministro Matteoli, al quale potremo portare le nostre proposte: prima fra tutte, un piano straordinario per le aree metropolitane”.

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