Ancora due giorni di targhe alterne

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2002 23:44
Ancora due giorni di targhe alterne

Tornano le targhe alterne. Domani circoleranno i veicoli con targa pari mentre giovedì toccherà alle dispari. Il divieto interesserà tutto il territorio cittadino dalle 9 alle 17. Sono esentate dal divieto le auto che portano almeno tre persone a bordo. Le altre deroghe sono: per le auto elettriche, a metano, a gpl; le auto di emergenza, di servizio di istituzioni ed enti pubblici, di invalidi; le auto di medici. Possono circolare senza limitazione le auto con targa extraprovinciale dirette ad alberghi o autorimesse Dovranno invece mostrare, a richiesta degli agenti della polizia municipale, l’autocertificazione gli infermieri in turno di reperibilità.

L’autocertificazione è necessaria che per i mezzi immatricolati per trasporto merci, per le auto intestate a ditte o soci di attività commerciali e artigianali utilizzate per trasporto merci o attrezzature di lavoro, per le auto di chi partecipa a cerimonie civili o religiose (matrimoni, funerali e via dicendo), per le auto di chi si reca in ospedale per visite o analisi e per i veicoli di chi va a portare o riprendere i bambini a scuola (nidi, materne ed elementari anche se l’autocertificazione in questo caso è valido 30 minuti).

Confermate anche le staffe di penetrazione, ovvero gli itinerari consentiti ai veicoli indipendentemente dalla targa, nelle aree di via Sestese-viale XI Agosto-viale Guidoni, viadotto dell’Indiano-via Pistoiese, via Pratese-via Baracca-via Baccio da Montelupo-via Pisana, viale Etruria-viale Piombino, via di Scandicci, via Volterrana-piazza Acciaiuoli-via Senese-via Silvani, viale Europa-viale Marco Polo-ponte di Varlungo-via Aretina, via Chiantigiana-via di Badia a Ripoli, via San Domenico-piazza Edison.
"L’inquinamento minaccia le nostre città e l’aria diventa irrespirabile -afferma Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana- Cosa fare? Due le risposte su cui si discute : blocco del traffico e potenziamento dei trasporti pubblici.

Francamente, pur ritenendole utili sia l’una che l’altra, mi sembrano insufficienti. Per ridurre l’inquinamento e liberare l’aria dai gas tossici dobbiamo intervenire su tutte le fonti di emissioni in atmosfera: traffico, trasporti, produzione e consumo di energia, sviluppo di fonti alternative. In Toscana abbiamo iniziato questo percorso. Abbiamo già fatto un buon lavoro con il piano energetico regionale per incentivare la riduzione delle emissioni in atmosfera; lo stesso impegno lo dedicheremo per regolamentare l’elettrosmog e per incentivare l’acquisto di autobus a metano da parte delle aziende.

Come si vede, i problemi dell'inquinamento e della salute dei cittadini ci stanno a cuore. Lo stesso faremo sul versante del traffico. Faremo un a nuova normativa che indichi i limiti delle polveri e delle altre sostanze inquinanti. Si è tenuto un primo incontro fra Regione, Comuni fiorentini e Provincia di Firenze: una riunione dal carattere più ricognitivo che operativo, utile per conoscere le opinioni dei sindaci, le loro proposte e la loro disponibilità. La Regione è pronta a fare la sua parte e anche di più.

Per ridurre l’inquinamento atmosferico ci vogliono progetti, idee, risorse. Intervenendo su più fronti: sviluppare l’uso di energia “pulita”; incentivare i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici; facilitare il passaggio all’uso del metano; sperimentare esperienze innovative sul problema del traffico. Se davvero il Comune di Firenze e quelli della provincia sono determinati, insieme faremo un buon lavoro".
Il presidente del Quartiere 4 Eros Cruccolini aggiunge alcune proposte operative al dibattito che si sta sviluppando attorno alle misure da prendere per abbattere i sempre più insostenibili livelli di inquinamento atmosferico nelle grandi città.
1) Uso dei mezzi di trasporto alternativi.

Dobbiamo supportare adeguatamente chi si accinge a intraprendere l’acquisto di veicoli ecologicamente compatibili e penso in particolare alle biciclette e ai motorini elettrici. Nel nostro quartiere ci siamo messi in contatto con le circa 40 persone che hanno effettuato questa scelta e abbiamo chiesto loro di valutare la loro esperienza e di fornire alcuni suggerimenti. E’ forte la richiesta di potenziare la rete delle colonnine di ricarica che rappresenterebbe anche il miglior modo per rendere visibile e appetibile questa alternativa.

Bisogna anche far conoscere meglio gli incentivi esistenti e, soprattutto, aumentarne ulteriormente la consistenza. I 200 euro proposti dal ministro Matteoli sono ridicoli e non rappresentano nessun stimolo reale ad intraprendere questa strada.
2) Rinnovo completo del parco auto esistente dei mezzi di servizio. Solo il comune dispone di centinaia di mezzi, senza contare quelli degli enti gestori di servizi pubblici. Il passaggio completo di questa flotta all’elettrico costituirebbe una promozione enorme e un contributo tangibile e immediato all’abbattimento delle emissioni.


3) Il finanziamento di questa complessa operazione di riconversione potrebbe essere richiesto alle Fondazioni Bancarie che devono per statuto investire il loro patrimonio finanziario in attività di rilievo socio-culturale. Quale migliore di questa? Chiederemo al Sindaco di attivarsi per una proposta formale in questo senso.
4) I contratti di lavoro. Anche le organizzazioni dei lavoratori e le stesse aziende devono prendersi carico di questo problema, considerandolo parte inegrante della materia contrattuale.

Perché non prevedere un riconoscimento economico per quei lavoratori che impiegano mezzi ecologici per recarsi sul posto di lavoro?
5) Il potenziamento del trasporto pubblico. Occorre uno sforzo straordinario per migliorare l’offerta del servizio e per renderne competitive le tariffe; il governo deve fornire alle amministrazioni locali le risorse finanziarie necessarie.

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