Turismo: tra il 7 e l’8% il calo dei visitatori del 2001 a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2002 15:34
Turismo: tra il 7 e l’8% il calo dei visitatori del 2001 a Firenze

E’ stata tra il 26 e il 27 per cento la diminuzione dei turisti stranieri a Firenze negli ultimi quattro mesi del 2001. Una diminuzione, dovuta certamente all’11 settembre, in parte compensata dall’aumento dei visitatori italiani (+4%), dato questo che dovrebbe far assestare il calo intorno al 23-24% nell’ultimo quadrimestre e intorno al 7/8% su base annua. Una percentuale che porterebbe Firenze tra le prime città per numero di presenze anche per il 2001. Sono i dati forniti oggi dall’assessore al turismo e ai musei comunali, Stefano Bruzzesi.

Non solo: ‘’secondo i maggiori istituti turistici (Mercury, Centro di studi turistici e Ciset) le previsioni per il 2002 – ha aggiunto l’assessore - indicano che la caduta del turismo già si attenuerà nel primo semestre di quest’anno, mentre nel secondo già si vedranno segnali di ripresa e tutto il settore tornerà a crescere’’. I dati del 2001 e le previsioni per il 2002, comunque, saranno precisate meglio nei primi giorni di febbraio, ‘’in collaborazione con la Provincia di Firenze e l’Apt e il Centro studi turistici che elaborerà i dati complessivi’’.

‘’Ciò che emerge da questi primi numeri – ha proseguito Bruzzesi – è il fatto che Firenze ha fatto registrare una significativa modifica della propria clientela, con un forte aumento delle presenze europee (in particolare dal mercato tedesco) e italiane. E questo è un risultato per noi particolarmente significativo al quale ha certamente contribuito l’offerta ‘differenziata’ che abbiamo saputo offrire. Il turismo di qualità, e questo vale anche per i visitatori statunitensi quando torneranno, chiede infatti itinerari alternativi e particolari, quelli che da un po’ di tempo abbiamo messo a disposizione, e altri ne studieremo ancora’’.

E un altro rilevante risultato, ma anche una conferma dell’importanza degli ‘itinerari alternativi’ e dell’ottima sinergia che è stata realizzata tra l’ufficio del turismo e gli uffici di promozione, arriva dai dati sui musei comunali che, in controtendenza rispetto al sistema museale statale, e ad altre città, nel 2001 hanno fatto registrare un incremento complessivo dell’1,3 per cento.
L’assessore ha poi annunciato che è già allo studio, per i prossimi mesi, una promozione di Firenze per il mercato americano con l’aiuto della forte comunità italiana che vive negli Stati Uniti.

‘‘L’Amministrazione punta poi all’incremento delle ‘visite’ dei fiorentini nei musei comunali, anche per rispondere a una specifica mozione approvata dal Consiglio comunale. Proprio per questo abbiamo allo studio – ha detto Bruzzesi – una card, magari sostenuta da uno sponsor privato, che permetta ai fiorentini con una specie di ‘abbonamento’ per il libero accesso a tutti i musei comunali’’. Saranno presi contatti con il soprintendente Antonio Paolucci, per verificare la fattibilità di un’estensione della carta anche per i musei statali.

L’assessore sta studiando su questo tema una promozione ulteriore, ‘’che potrebbe essere un mese di ingressi gratuiti nei musei comunali per tutti i residenti a Firenze e nell’area metropolitana’’. Infine, rispondendo ai giornalisti sulla ‘Tourist card’, Bruzzesi a sottolineato come ‘’questa non sia di facile realizzazione se pensata sul tipo di quella di Venezia. Molto meglio, e già ci stiamo lavorando, studiare una carta cumulativa che riguardi le quattro principali città d’arte: Napoli, Roma, Firenze e Venezia.

A queste si potrebbero poi aggiungere tutte le altre importanti realtà locali. Nel frattempo, proprio su questa base, stiamo lavorando ad una ‘Tourist card Moda’ con Milano, visto che questo importante settore economico ha in programma manifestazioni che si svolgono consecutivamente due volte l’anno e sono una grande risorsa per le nostre città’’.

L’ANDAMENTO A FIRENZE NEL2001 E LE PROSPETTIVE
In merito agli effetti dell’11 settembre sul turismo fiorentino sono opportune alcune precisazioni in seguito all’articolo apparso ieri su un giornale locale in cui si riportavano alcuni dati indicando, in un prospetto, una diminuzione di circa il 36% di fonte ENIT per la città di Firenze, più elevata rispetto alle altre città quali Roma, Napoli, Milano ecc… In realtà la fonte originaria del dato non è l’ENIT ma l’UIC (Ufficio Italiano Cambi) ed è relativo al solo mese di ottobre, che insieme a settembre è tradizionalmente il mese di punta del turismo americano in città.

Inoltre il dato riguarda solo la spesa degli stranieri che passa attraverso le transazioni internazionali e non quella diretta (es. Bancomat, Carte di credito) e non rileva la spesa degli italiani, che negli ultimi quattro mesi dell’anno sembra aumentata. In realtà si stima che nell’ultimo terzo dell’anno la diminuzione degli stranieri sia stata del 26-27% circa (meno americani, giapponesi e lunghe provenienze e più europei), in parte compensata dall’aumento delle presenze italiane, che sono aumentate di circa il 4%, per cui la diminuzione complessiva dovrebbe essere del 23-24 % nell’ultimo quadrimestre e del 7-8% circa se rapportata all’anno.

In termini valutari ad una diminuzione di entrate pari al 29% nel quadrimestre dovrebbe corrispondere una diminuzione del 9% se rapportata all’anno. La situazione è stata ed è critica e Firenze e la Toscana sono realtà territoriali che più ne risentono insieme ad altre grandi città come Roma e Venezia e ad altre regioni come il Lazio (regione per la quale si prevede il maggior decremento). In realtà gli effetti sembrano molto differenziati all’interno della città con alcune strutture di maggior qualità, destinate in particolare al turismo americano e giapponese, che hanno visto cali mensili che in termini di presenze si sono attestati intorno al 40% ed in termini valutari hanno superato, in qualche caso, il 40%.

La crisi è stata minore per gli esercizi di medio livello e per quelli a buon prezzo (1,2,3 stelle), che strutturalmente presentano una composizione della clientela più europea.
Rispetto a questa situazione di fine anno i segnali di questi giorni e le previsioni dei maggiori istituti di ricerca (Mercury, Centro di studi turistici, Ciset) indicano che la caduta del turismo si attenuerà nel primo semestre, continuando a mostrare, però, rispetto al 2001 sempre una calo mensile valutabile intorno al 12% in termini di apporto economico, per tornare a crescere nel secondo semestre.

Nel frattempo ciò che è accaduto ha determinato una significativa modifica nella composizione della clientela, con un mercato europeo più presente in città, con un aumento della permanenza media e con una maggior valorizzazione di risorse e musei “minori”. In altre parole sembra che una conseguenza positiva di questa situazione negativa sia proprio la ricerca di un turismo autentico e la riscoperta delle tradizioni e dei luoghi meno conosciuti della città.
L’incremento di presenze che si è verificato per i musei comunali è una conferma a quanto detto.

In evidenza