E' nata ufficialmente in Palazzo Vecchio l'Associazione generale dei cinesi a Firenze. Quasi un'investitura istituzionale per sottolineare "l'esigenza e la volontà di un rapporto più forte con le amministrazione pubblica da parte di una Comunità che conta più di 30.000 cinesi in tutta la Provincia e che arriva a 50.000 se si include anche il Comune di Empoli" Come sottolinea l'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti che ha contribuito a promuovere l'iniziativa di oggi "è proprio questo il filo rosso della giornata di oggi: rinnovare il legame con le istituzioni e aprire una stretta collaborazione con la cultura fiorentina e con il nostro territorio".
All'incontro di questa mattina nel salone dei Duecento, ha partecipato anche il Vicesindaco di Campi Bisenzio Fiorella Alunni, quello di Sesto Alessandro Martini, il parroco di San Donnino don Giovanni Momigli i vari rappresentanti della Comunità. L'obiettivo dell'associazione è quello di favorire, sostenere e promuovere servizi e iniziative culturali, aggregative, formative e ricreative attente alle problematiche ed ai bisogni dei cinesi presenti nel territorio fiorentino. Avvicinarsi dunque alla cultura italiana, ma senza porsi in atteggiamento di rivalità con le altre associazioni che pure operano sul territorio.
Un concetto che la neonata Associazione ha voluto sottolineare proprio all'indomani dell'aggressione che il Presidente Chu Ching Luan ha subito ieri sera davanti al portone di casa. "Si è trattato di due persone a noi sconosciute", dicono i rappresentanti dell'associazione presenti oggi a Palazzo Vecchio. "Questi fatti, come quello accaduto ieri, - ha voluto precisare don Momigli- pongono interrogativi inquietanti sulle dinamiche all'interno della Comunità, che non si può considerare come unico soggetto compatto.
Bisogna mettere in luce anche le problematiche all'interno di essa". E l'associazione di oggi chiede anche legalità e sicurezza.