Acqua: il gestore unico in 5 dei 6 Ambiti territoriali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2002 07:19
Acqua: il gestore unico in 5 dei 6 Ambiti territoriali

FIRENZE- In Toscana è stato già individuato il gestore unico per cinque dei sei Ambiti territoriali ottimali in cui è suddiviso il territorio sulla base di quanto previsto dalla normativa nazionale sulla gestione dei servizi idrici. E' un risultato importante - pari ad un affidamento del servizio per l'85-90 per cento - che non deve essere compromesso dal governo, con incertezze interpretative che possono impedire lo sviluppo e la privatizzazione del settore. E' quanto segnala l'assessore regionale all'ambiente, Tommaso Franci, alla luce delle recenti norme approvate dal parlamento con la finanziaria, ma anche alla vigilia dell'incontro tra le Regioni convocato per domani, presso il Comitato nazionale di vigilanza delle risorse idriche, dal presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, per fare il punto sull'applicazione della legge di riforma.

Per la Toscana sarà l'occasione per sottoporre all'attenzione delle altre Regioni le sue preoccupazioni circa la possibilità, già manifestata sugli organi di informazione, che delle norme approvate con la finanziaria siano date interpretazioni in contrasto con lo spirito e la lettera dello stesso testo.
"La Toscana - spiega Franci - registra un risultato molto positivo, che conferma in tal senso un primato a livello nazionale nell'applicazione della legge Galli. Auspichiamo anche che questo percorso possa completarsi in tempi rapidi con l'Ato 1, quello di Massa Carrara e Lucca, in modo che tutto il sistema regionale approdi all'affidamento al gestore unico, con l'applicazione del regime tariffario nei sei ambiti come previsto dalla nostra normativa.

"Adesso però chiediamo che il governo e il ministero dell'ambiente facciano la loro parte. Quella approvata dal parlamento in materia di affidamento dei servizi è una norma equilibrata, che garantisce finalmente certezza e contribuisce all'attuazione della riforma". "E' necessario - conclude l'assessore toscano - che il governo e il ministero non alimentino incertezze applicative che appaiono pretestuose e che rischiano di essere destabilizzanti per l'impegno ed il lavoro che stanno svolgendo gli enti locali e le Regioni in tutto il paese.

La certezza è indispensabile, anche per consentire il coinvolgimento dei privati nell'attuazione della riforma e per attivare gli investimenti necessari per l'attività di risanamento della risorsa acqua e per garantire l'approvvigionamento idrico come richiesto dai cittadini".

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