Un'intervista al portavoce dell'Associazione Potenzataf sul prossimo numero della rivista Altracittà

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 dicembre 2001 08:18
Un'intervista al portavoce dell'Associazione Potenzataf sul prossimo numero della rivista Altracittà

Come e quando è nata questa organizzazione?
Potenzataf è nato a ottobre, quando noi, utenti dell'autobus, incontratisi alla fermata o durante gli incontri, dopo che ci eravamo stufati di aspettare sempre l'autobus sotto l'afa (e ora, sotto il freddo...). Era un dovere civico fare questo comitato.
Da chi è formata?
Siamo semplici cittadini, dai 20 ai 75 anni, di vari quartieri. Ad ogni nostra mail o affissione, della nuova gente ci contatta e ci dice "grazie di fare quel che fate, infatti ci voleva".

Anche degli autisti ci spiegano i problemi che incontrano.
Perchè è nata: quali sono i maggiori problemi che si incontrano oggi usufruendo dei mezzi Ataf?
Il livello del servizio è insufficiente, semplicemente. Le frequenze, la durata del servizio, il tracciato dei percorsi, l'allestimento delle fermate, l'accessibilità delle vetture, le tariffe...: tutto va migliorato.
E' un'azienda che può essere innovativa (ne testimoniano i bus a metano, il sito web interessante), ma il suo mestiere, cioè la cosa principale, ovvero il trasporto passaggeri, non lo fa bene.
E' probabilmente un problema più ampio, che dipende anche dall'insieme delle istituzioni, ma pensiamo che l'azienda abbia grandi margini di progresso.

Ha problemi di management, direi : lì, la gente non è messa, o non si mette, in condizioni di produrre servizi di qualità.
Ci sono delle vere e proprie anomalie: come mai lasciano che non ci siano più una piantina della città a giro? Provateci: al 22 dicembre, è impossibile trovare una piantina intera della rete di Firenze! E' come se ci dissero di "avere finito i ticket dell'autobus"...
Quali sono le vostre proposte per risolverli?
Per ora proviamo ad isolare ogni problema, cercare le sue cause, per spingere a risolverlo.
Poi si tratta di fare una pressione politica, nel senso di 'buona gestione della città'.

L'Ataf ci sembra gestita non come un'azienda moderna di servizio pubblico, rivolta al servizio del cliente-utente, ma come parte di un sistema di interessi.
Si potrebbe chiedere un audit da un'azienda esterna.
Ora, che spreco di energia...
Quali richieste avete raggiunto?
Ci stiamo ora concentrando sul problema della segnaletica, anche perché è uno dei più semplici da risolvere.
Abbiamo incontrato persone aperte al dialogo alla direzione comunicazione, ma non abbiamo ancora visto risultati concreti.

La buona volontà c'è, speriamo ci sia anche la capacità operativa, e nel breve termine.
Non è normale che un'azienda di servizio pubblico non faccia il suo lavoro bene, soprattutto a Firenze dove la cattiva mobilità genera tanto smog, e rovina sia i Botticcelli che i polmoni dei nostri bambini.
Quali saranno le vostre prossime iniziative?
1) Stiamo facendo un sopralluogo dei servizi , che sarà un documento che elencherà diversi tipi di disservizi dell'Ataf
2) facciamo un paragone delle tariffe tra le città italiane
3) chiederemo ad altri direttori di aziende pubbliche di trasporto che funzionano bene, cosa pensano siano i problemi dell'Ataf.

Saranno pareri anonimi. Con questi pareri di professionali, ci rivolgeremo verso i proprietari dell'Ataf, cioè i comuni fiorentini, chiedendo loro come intendono reagire...

Ci è pervenuta questa poesia, che illustra i problemi subiti dai cittadini per causa delle insufficienze dell'Ataf:

Freddo regolare

Freddo regolare
Freddo inutile
Freddo che dura a volto poco, a volte molto
E' questo il freddo che subisco ogni giorno
Mentre aspetto
L'autobus

Freddo che mi aspetta
La mattina alle 7
Freddo che mi saluta
Ogni sera alle 7
Sei più regolare te di ogni Autobus
Freddo della notte di Firenze
Aspettando dopo il cinema per tornare a casa
Quando mi stringo con la mi' donna sott'al palo della fermata, aspettando
L'autobus
Freddo sei mortale
Quando per tornare più presto
(Faceva freddo, non potevo star ad aspettare L'autobus)
Ho preso la macchina e son scivolato
E tutto è finito lì

Afa regolare
Afa che dura sia poco sia molto
E' questa l'afa che subirò
Quando la calda stagione tornerà
Mentre aspetterò
Inutilmente
Infinitamente
L'autobus

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