Sgherri (Rifondazione Comunista): «5 mila lire per pagare una cartella delle tasse è un prezzo esorbitante»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2001 07:25
Sgherri (Rifondazione Comunista): «5 mila lire per pagare una cartella delle tasse è un prezzo esorbitante»

«Rimango profondamente insoddisfatta e preoccupata della risposta alla mia interrogazione da parte dell’Assessore Ceccarelli in merito alle 5 mila lire aggiuntive richieste da Cassa di Risparmio di Firenze per il pagamento di una cartella esattoriale». Lo ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri. «Dal punto di vista formale - ha spiegato la sgherri - le spiegazioni di Ceccarelli non mi rassicurano affatto: l’intestazione del bollettino di pagamento a Cassa di Risparmio di Firenze induce in errore un qualunque cittadino, che non sempre anche per fretta legge tutti gli allegati.

Non è indicata una specifica agenzia e quindi il cittadino può legittimamente presumere che recandosi presso un qualsiasi sportello di quella banca non subisca nessun balzello». «Se questo non è - ha aggiunto la capogruppo di Rifondazione - allora si specifichi fin dall’intestazione quale è l’unica agenzia destinataria della riscossione. Ma dal punto di vista sostanziale mi dispiace e preoccupa che l’amministrazione comunale, che ha molti rapporti con Cassa di risparmio di Firenze, non abbia ritenuto normale contrattare anche per la tassa di rifiuti l’onere del costo dell’operazione che, visto che nel caso specifico è di 5.000, sinceramente mi sembra esorbitante».

«Non ha forse un vantaggio vero Cassa di Risparmio - ha puntualizzato la capogruppo di Rifondazione Comunista - a riscuotere presso i suoi sportelli le cartelle esattoriali in termini anche di immediatezza della comunicazione dell’avvenuto pagamento? E poi è credibile che il costo dell’operazione che per le poste è 1.750 lire non sia sufficiente per Cassa di Risparmio? Infine se per il pagamento dell’ICI Cassa di Risparmio chiede quanto le Poste mentre per la tassa di rifiuti solidi urbani chiede 5.000 si deve pensare che Cassa di Risparmio ci rimette nel primo caso, cosa che dubito, o ci guadagna troppo nel secondo?» «La vicenda - ha concluso la Sgherri - pone comunque il problema centrale che si rischia di imporre al cittadino una ginnastica mentale per sapere l’esatto ammontare dei costi delle varie operazioni a seconda di dove si fanno e questo non è accettabile.

Continuerò a lavorare su questa questione e coinvolgerò la commissione competente perché mi sembra indispensabile ottenere piena trasparenza ed uniformità di trattamento sul pagamento delle cartelle esattoriali e visto i rapporti consistenti con Cassa di Risparmio credo che il Comune possa ottenere di più».

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