Rapina in una pellicceria di Grassina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 Dicembre 2001 23:10
Rapina in una pellicceria di Grassina

"Con un'auto rubata a Firenze hanno spaccato la vetrina di una pellicceria a Grassina -raccontava stamani La Nazione- Ma i ladri, che avevano messo una pedana per evitare lo scalino a protezione del negozio, sono stati traditi proprio dall'auto, che è rimasta incastrata con una ruota fuori dalla pedana. Sono riusciti comunque a rubare quattro pellicce e a fuggire prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, chiamate dagli abitanti della zona. Un anno e mezzo fa il negozio subì un furto con l'identica tecnica".
Il Sindaco di Bagno a Ripoli, Giuliano Lastrucci, interviene: “A seguito dell’episodio criminoso verificatosi ieri mattina a Grassina, vorremmo, innanzi tutto, rassicurare commercianti e cittadini sulla sensibilità con la quale l’amministrazione comunale segue l’evolversi degli avvenimenti che incidono sulla sicurezza della nostra comunità, confermando in toto il proprio impegno per il controllo del territorio, per quanto è possibile stanti, da un lato, i limitati mezzi a disposizione e, dall’altro, l’ineliminabile quota di eventi di piccola malvivenza, quasi fisiologica in ogni microcosmo sociale.
Inoltre, intendiamo tornare a chiedere la collaborazione del Prefetto di Firenze, affinché, visto il ripetersi di episodi illegali, si possa nuovamente arrivare, nel nostro territorio, ad un dispiego di forze di polizia e dell’ordine più alto rispetto all’attuale, quale antidoto preventivo agli accadimenti malavitosi.
Due, pertanto, i binari della nostra azione: compiere tutte le azioni in potere dell’amministrazione comunale per precedere e fronteggiare la criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini, e, contemporaneamente, attivarsi presso il Prefetto per ottenere quel supporto operativo in termini di mezzi e uomini, che siamo sicuri non mancherà, in considerazione della particolare sensibilità che il Prefetto Serra ha nei confronti di questi temi e di queste richieste”.

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