Firenze: il biglietto Ataf servirà anche per usare il treno e i bus extraurbani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2001 07:53
Firenze: il biglietto Ataf servirà anche per usare il treno e i bus extraurbani

Dal primo febbraio 2002 il biglietto Ataf servirà anche per utilizzare sia il treno sia i mezzi del trasporto extraurbano (Sita, Lazzi, Cap etc) sul territorio fiorentino. E’ questo il primo provvedimento concreto deciso da Comune di Firenze, Provincia di Firenze e Regione Toscana, nell’ambito del piano straordinario a cui stanno lavorando per affrontare l’imminente stagione delle grandi cantierizzazioni nella nostra città. La misura è stata annunciata al termine dell’incontro che si svolto ieri in Palazzo Vecchio fra il vicesindaco di Firenze Graziano Cioni, l’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Conti e l’assessore provinciale ai trasporti Mirna Duni Migliorini.

“E’ stato il primo atto di un coordinamento fra le istituzioni nato per affrontare un periodo straordinario, che porterà finalmente a Firenze quelle infrastrutture che la città e l’intera area aspettano da anni – hanno detto Cioni, Conti e Migliorini – Un periodo che però, nella fase dei lavori, comporterà inevitabili disagi soprattutto per la mobilità: il nostro coordinamento servirà ad alleviare questi disagi anche attraverso il potenziamento e la razionalizzazione degli attuali servizi, sia su gomma sia su treno.

Già questo primo incontro ha dato buoni risultati”. Tre i punti fondamentali sui quali si svilupperà in questa fase l’attività del coordinamento. Il primo riguarda la specificità della situazione fiorentina: nel periodo delle cantierizzazioni, il problema del traffico nell’area diventa una priorità regionale. E con questa prerogativa sarà inserito in tutti i documenti di programmazione della mobilità metropolitana e regionale. Il secondo punto riguarda il trasporto ferroviario: per poter utilizzare sempre di più il treno anche negli spostamenti urbani, si punta da una parte dall’incremento delle fermate in città, da definire nel nuovo contratto di servizio con Trenitalia; dall’altra parte a creare nuovi servizi che consentano di utilizzare la linea Campo di Marte-Statuto-Rifredi.

Il terzo punto riguarda il trasporto su gomma: l’obiettivo è quello di migliorare e incrementare il servizio, consentendo l’utilizzo del mezzo pubblico extraurbano anche per chi si muove all’interno della città. Da qui l’idea del “normale” titolo Ataf (biglietto orario o abbonamento) che potrà servire per viaggiare sui bus e sui treni che arrivano da fuori, utilizzando le fermate dei mezzi extraurbani e dei treni presenti sul territorio comunale. “Con questo provvedimento – hanno spiegato Conti, Cioni e Migliorini – si renderanno disponibili circa 60mila posti in più ogni giorno.

Ci sono per esempio molti autobus che giungono in città dopo aver sceso oltre il 30 per cento dei viaggiatori. Da febbraio questi posti si potranno rendere disponibili per un gran numero di persone che si muovono in città, facilitando e accelerando i loro spostamenti”.
«L’Ataf istituisca un biglietto a tariffa speciale per le scolaresche in gita». La proposta è contenuta in una mozione del capogruppo di Rinnovamento italiano-Lista Dini Vittorio Foti. «Gli studenti in gita - scrive Foti - oggi vengono equiparati a passeggeri qualsiasi non tenendo assolutamente conto dell'età dell'utenza, che le gite in città rientrano ormai nella normale attività didattica delle scuole e che comportano un aggravio economico per le famiglie dato che ogni uscita costa lire 4 mila lire di biglietto Ataf da sommare all'ingresso dei musei».

Il capogruppo di Rinnovamento suggerisce «di equiparare tale utenza al costo dei biglietti per militari e cioè 2 biglietti da un ora a 2400 lire».
«Gli introiti dell’Ataf per gli abbonamenti agli studenti - scrive Morelli - risulterebbero ammontare a poco più di mezzo miliardo di lire». «Ben più alto - sottolinea il capogruppo dell’Udeur - il costo sociale in termini di incolumità dei nostri giovani, di ambiente per quanto riveste l’effetto inquinamento e soprattutto di impegno per avviare una fase di rieducazione ad un diverso stile di vita e di intendere la mobilità».

«L’uso gratuito per gli studenti del mezzo pubblico - ha aggiunto Morelli - non è un grande progetto ma può diventare un grande segnale. Un segnale con il quale avviare un cambiamento degli stili di vita. Si tratta di un provvedimento semplice ed unico nel suo genere per le città metropolitane interessate, come la nostra, dai problemi dell’inquinamento, della mobilità e della sicurezza». Per questo Morelli chiede che l’amministrazione, «in linea con quanto avviene in altri paesi europei, si faccia carico dell’onore di spesa per il mancato introito dell’Ataf» e che, «conseguentemente, i parcheggi dei motorini vicino alle scuole vengano trasformati in parcheggi per biciclette».

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