Formazione Continua: i quattro canali che erogano aiuti alle imprese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2001 22:11
Formazione Continua: i quattro canali che erogano aiuti alle imprese

Sono quattro i principali canali di finanziamento pubblico per la formazione continua. 1)-Gli interventi definiti nell’ambito della Legge 845/1978
si tratta di azioni cofinanziate quasi per intero dal Fondo sociale europeo, che vengono programmate in modo dettagialto da Stato e Regioni. I target relativi ai destinatari degli interventi vengono definiti di volta in volta. Si opera nell’ambito di parametri di costo predefiniti e si procede all’approvazione dei progetti a seguito di bandi pubblici.


2)-Le azioni finanziate in base a quanto stabilito dalla Legge 236/1993
Il Ministero del Lavoro, in accordo con le parti sociali e, soprattutto, con le Regioni, sostiene le imprese che vogliono attivare interventi di formazione continua, partendo da progetti sottoposti ad un esame di ammissibilità. Alle imprese viene messo a disposizione un contributo parziale. Non è previsto alcun programma operativo, né una definizione in qualche modo vincolante delle caratteristiche che devono avere le imprese beneficiarie.

Hanno, invece, una corsia preferenziale gli interventi a favore delle Pmi e le azioni che prevedono l’accordo tra le parti sociali. Oltre agli interventi a favore delle imprese, questo canale contempla anche un interesse più generale: le aziende che contribuiscono al Fondo per la formazione , attraverso il meccanismo dello 0,30%, possono utilizzare aiuti di piccola entità per aumentare il numero delle “agenzie formative”.
3)-Le azioni dei fondi interprofessionali paritetici per la Formazione Continua
Grazie alla Legge 388/2000, che ha reso operativa le Legge 196/1997, ed ad un Decreto del Ministero del Lavoro dell’ottobre 2001, che ha approvato lo Statuto del primo Fondo per la Formazione Continua promosso dalle confederazioni dell’artigianato, la pianificazione delle risorse versate dalle imprese all’Inps passa dal Ministero del Lavoro e dalle Regioni alle parti sociali che le gestiscono in modo bilaterale.

In questo modo ritornano alle imprese, per essere utilizzati esclusivamente per interventi di Formazione Continua, i contributi delle stesse aziende.
4)-La Legge 383/2001, articolo 4 (Tremonti bis)
Le imprese che già operano come “agenzie formative”, e che sono attualmente in grado di offrire direttamente opportunità di aggiornamento per i propri dipendenti, vengono premiate dalla amministrazione finanziaria che pone sullo stesso piano gli investimenti materiali e quelli “immateriali”, tra i quali quelli per la formazione.



GV

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