Riconoscere agevolazioni per gli stabilimenti localizzati nelle spiagge soggette ad erosione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2001 00:58
Riconoscere agevolazioni per gli stabilimenti localizzati nelle spiagge soggette ad erosione

E' la richiesta dei soggetti interessati durante le consultazioni sulla classificazione delle aree demaniali marittime. Le consultazioni, indette dalle commissioni Attivita' culturali e turismo e Territorio e ambiente, hanno visto una partecipazione piuttosto ampia soprattutto da parte delle imprese, a testimonianza dell'attenzione crescente attorno a una materia che, nei suoi effetti, andra' a modificare gli importi dei canoni di concessione degli stabilimenti balneari. ''Si tratta di un atto che non intende penalizzare le imprese del settore'', ha specificato Loriano Valentini (DS), Presidente della commissione Attivita' culturali e turismo.

Valentini non ha escluso un ulteriore ricorso alle consultazioni prima dell·approvazione del provvedimento, che dovra' avvenire entro la fine dell·anno e sara' valido, in attesa di una successiva revisione, per due anni. In sintesi, la delibera prevede di classificare le aree in tre categorie. Nella categoria A, che prevede il canone piu' alto, sarebbero ricomprese le aree attualmente non soggette a concessione, con la finalita' di disincentivare ulteriori richieste e mantenere spiagge e territori fruibili in maniera libera e gratuita.

Della categoria B (canone medio) farebbero parte tutte le aree gia' soggette a concessione, ad eccezione di quelle che, per particolari caratteristiche, goderebbero del canone piu' basso. Vale a dire quello della categoria C, che la delibera riserva a quattro tipi di siti: quelli non utilizzati per erogare servizi e che richiedono interventi di tutela da parte del concessionario; quelli soggetti a ''ripascimenti naturali'', ovvero sviluppi eccessivi della spiaggia che hanno separato le strutture per i servizi dalla battigia; i complessi immobiliari di pregio che sono gia' chiamati ad eseguire manutenzioni continue con conseguenti investimenti; le aree soggette a recupero e riqualificazione ambientale.

Sulla base di questi criteri, saranno i Comuni ad assegnare una classificazione alle singole aree e a riscuotere i relativi canoni, che secondo la delibera si applicherebbero a decorrere dal gennaio 1998. Sia i comuni che le imprese vorrebbero estendere la categoria C alle aree soggette ad erosione, per simmetria con quelle soggette al fenomeno opposto del ripascimento. Alcuni comuni pero' hanno anche fatto notare che tra le aree gia' concessionate alcune, molto pregiate, hanno un valore tale da ''meritare'' la categoria A.

Le associazioni di categoria, oltre a richiedere che non venga applicata la retroattivita' dei canoni a decorrere dal ·98, hanno fatto presente la necessita' di ridiscutere in maniera complessiva queste tematiche, anche con ulteriori incontri che coinvolgano i diversi assessorati che hanno voce in capitolo. Hanno partecipato alle consultazioni, oltre al presidente Valentini, i consiglieri Bruna Giovannini (DS) e Leopoldo Provenzali (Forza Italia) della commissione Attivita' culturali e turismo, Alfonso Lippi (DS), Virgilio Simonti (DS) e Maurizio Dinelli (Forza Italia) della commissione Territorio e ambiente.(ANSA)

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