Lettera di Bianca Maria Giocoli (FI) al Presidente Brasca ed ai consiglieri comunali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 novembre 2001 15:12
Lettera di Bianca Maria Giocoli (FI) al Presidente Brasca ed ai consiglieri comunali

«Caro Presidente e cari Colleghi -inizia così la lettera inviata dalla consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli- mi corre l'obbligo di fare un chiarimento sull'effettivo andamento dei momenti finali della seduta di ieri. In primo luogo il Presidente Brasca non ha chiuso la seduta in modo irregolare e arbitrario ma ha rispettato la volontà del consiglio di continuare nell'esame delle mozioni collegate al traffico esclusa quella relativa ai taxi. Per quanto riguarda quest'ultima alle ore 19 circa il Presidente unitamente alla risoluzione sull'Afghanistan (rinviata alla seduta del 3.12) aveva proposto al consiglio ,senza che si levassero né dal consigliere Fittante né da altri richieste diverse o contrarie, di posticiparla alla seduta del 10.12.2001.

Va anche ricordato che durante tutta la seduta piu' volte il Presidente Brasca ha chiesto ai consiglieri se vi erano richieste di inversione dell'ordine dei lavori ma tale richiesta non ha avuto seguito. Alle 20.10 circa quando ormai la seduta si stava sciogliendo (come è abitudine ormai consolidata del consiglio) il consigliere Fittante volendo attuare un colpo di mano ha chiesto formalmente di mettere in discussione la mozione sui taxi già rinviata. A quel punto il Presidente ha chiuso la seduta vista la programmazione dell'ordine dei lavori già annunciata e non contestata.

Non corrisponde a verità pertanto quanto dichiarato e scritto sulla stampa oggi. Il comportamento dei consiglieri di maggioranza e in primo luogo del consigliere Fittante non puo' che essere stigmatizzato in quanto è lesivo in primo luogo della dignità e serietà dei consiglieri stessi ma soprattutto irriguardoso e offensivo nei confronti del Presidente Brasca. Arrivare a sconfessare quanto annunciato pubblicamente dal Presidente sull'ordine futuro dei lavori pur di arrivare a votare una mozione di indirizzo su un argomento sentito in città, ma non certo di vitale importanza ,approfittando dell'ora tarda ,dell'assenza di molti consiglieri di opposizione non puo' che far pensare che in questa questione vi siano interessi diversi da quelli della collettività.

Voglio esprimere pertanto la mia solidarietà al presidente Brasca e ricordare ai consiglieri "troppo furbi" che esiste un codice deontologico e di dignità ma esso è insito nel DNA delle persone: c'è chi c'è lo possiede e chi non potrà mai averlo.
Il consigliere Bianca Maria Giocoli»

In evidenza