Via libera al progetto per l'integrazione e l'inserimento lavorativo degli immigrati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2001 09:06
Via libera al progetto per l'integrazione e l'inserimento lavorativo degli immigrati

Sei miliardi per affrontare in modo nuovo il “sistema” dell’immigrazione. Il progetto , già approvato in giunta regionale e che prevede la formazione professionale, l’inserimento lavorativo e abitativo per gli stranieri non comunitari, ha oggi avuto il via libera con la sottoscrizione in Palazzo Vecchio di un protocollo d’intesa. L’intesa messa a punto dal Comune, è stata sottoscritta dalla Regione, dalla Provincia e dagli altri Enti locali dell’area metropolitana, con la partecipazione diretta delle associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali.

Un primo accordo – pilota dunque che fa della Toscana la prima Regione in Italia a sfruttare il fondo nazionale per le politiche dell’immigrazione, creato dal ministero degli affari sociali nella passata legislatura. Il finanziamento è ripartito fra il Governo (circa 3 miliardi) la Regione (2 miliardi circa), la Provincia (300 milioni), il Comune di Firenze con 500 milioni e il restante da parte degli altri Comuni dell’area.Fra gli obiettivi del progetto, l’individuazione di un modello di integrazione sociale della popolazione non comunitaria residente nei Comuni dell’area, la definizione di procedure per favorire l’inserimento lavorativo attraverso percorsi di orientamento, formazione e apprendimento e un sostegno concreto al reperimento di un alloggio per gli immigrati con particolare riferimento al lavoro da essi svolto.

“Questo progetto rappresenta un tentativo di uscire dalle emergenza abitativa e di imboccare una strada di preparazione che porti ad un inserimento reale e ad una piena cittadinanza degli stranieri sul nostro territorio” L’assessore ha poi sottolineato il grande lavoro di concertazione e condivisione fin dal principio del progetto, maturata poi fino alla firma di oggi. Firenze diventa sempre più allargata verso Comuni della Piana con cui si stabilisce una continua e proficua collaborazione alla pari.

“Propongo,- ha aggiunto la Monciatti- forte del sostegno da parte dei consolati, delle associazioni, delle comunità degli stranieri di fare emergere dalla irregolarità quegli immigrati che hanno le caratteristiche e la disponibilità a svolgere un lavoro garantito. Non solo. Questo accordo rende possibile pianificare i flussi degli stranieri secondo quantità e qualità di richieste in linea con le reali necessità dei sistemi produttivi regionali”. Verrà quindi individuato personale extracomunitario utile per le imprese, verrà formato sotto il profilo generale e professionale (dall’insegnamento dell’italiano, all’apprendimento di un mestiere), inserito nelle aziende, fino a fornire l’abitazione che consentirà un radicamento più facile con il territorio e un più rapido ricongiungimento familiare con chi è rimasto nei paesi d’origine.

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