A “San Salvi la città ri-nata” continuano gli appuntamenti-cult proposti dai Chille de la balanza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2001 16:00
A “San Salvi la città ri-nata” continuano gli appuntamenti-cult proposti dai Chille de la balanza

Si parte Venerdì 23 e Sabato 24 novembre, alle ore 21 con un irrinunciabile appuntamento con il cinema minore di Pier Paolo Pasolini. Sarà possibile vedere La ricotta, straordinario episodio tratto dal film RoGoPaG (1963) con protagonista – tra gli altri – Orson Welles e La rabbia, dimenticato film-documentario sempre del 1963 sull’attualissimo tema della guerra; in quest’occasione i Chille rendono disponibile per la prima volta il testo poetico che accompagna l’intero film: testo scritto naturalmente da Pasolini e letto da Giorgio Bassani e Renato Guttuso.

Ingresso lire 10.000, si consiglia la prenotazione telefonica o via e-mail.
Domenica 25 novembre, sempre alle ore 21, special-event con un doppio appuntamento. Si comincia con l’emozionante omaggio a Pasolini dei Chille e di Claudio Ascoli “Pier Paolo Pasolini una disperata vitalità”. E’ questa la serata di poesia ed immagini per riflettere su Pasolini e il suo mondo: un tentativo di rispondere all’attuale malessere, svelandone l’origine negli errori degli anni sessanta. Lo spettacolo è giocato in uno spazio percorso da cani in libertà.
Ma il vero special event sarà la SERATA DADAISTA, presentata dal Théâtre-poème di Bruxelles.

La performance – giocata in francese - si intitola “Comment je suis devenu charmant, sympathique et délicieux”. Saranno messi in scena i testi più significativi, divertenti ed irriverenti tratti dai manifesti e dagli scritti di Tristan Tzara, fondatore e padre del movimento dadaista. In scena Fabienne Crommelynck e Franck Dacquin; al sassofono Joachim Defgnée. La serata è firmata da Monique Dorsel, anima e fondatrice del Théâtre-poème.
La compagnia belga è in Italia, ospite del Convegno internazione sul Surrealismo che proprio in questi giorni si svolge a Roma.
Il Théâtre-poème è in Belgio una specie di luogo mitico, nato nell’ormai lontano 1967 al numero 30 di Rue d’Ecosse a Bruxelles.

In un’epoca nella quale trionfava un teatro gestuale, il Théâtre-poème iniziò a lavorare verso una messa in voce e in spazio della scrittura, principalmente poetica: una sorta di corpo del testo, particolarmente attento alla letteratura contemporanea.
Impossibile elencare tutte le produzioni della compagnia belga: basti qui sottolineare, anche come naturale punto di incontro con i Chille, la forte attenzione su Samuel Beckett e Antonin Artaud.

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