TERRORISMO INTERNAZIONALE: si cercano i contatti di Al Quaida a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2001 17:29
TERRORISMO INTERNAZIONALE:    si cercano i contatti di Al Quaida a Firenze

Milano,Genova, Treviso, Bologna, Roma, Napoli. Da nord a sud la digos della questura e il Gico della guardia di finanza hanno controllato uffici , perquisito a Firenze ai primi di ottobre, posti telefonici pubblici e anonime agenzie che espongono il marchio Al baraakt, un gruppo finanziario con sede a Dubai, mille filiali nel mondo e tanti interessi, poste, telefonia, computer. In Somalia ha sostituito le banche annientate dalla guerra civile. Tramite Al Baraakat gli immigrati somali inviano in patria i loro risparmi.

Gente che lavora. Una parte dei loro soldi potrebbero finire, invece, nelle mani di Al Quaida attraverso il movimento integralista somalo Al Ittihad Al Islamia. Soldi puliti per finanziare la guerra sporca di Osama Bin laden, riciclaggio al contrario. Questa l'ipotesi dell'incheista. Quattordici perquisizioni, sotto inchiesta tutti i fiduciari italiani di Al Baraakat, si tratta di somali senza alcun precedente specifico ora accusati di viollazione della legge bancaria ma soprattutto di finanziamento ad associazioni terroristiche internazionali.

Il procuratore aggiunto di Firenze Fleury ha applicato l'articolo 270 ter della legge approvata il 18 ottobre scorso. Il primo a finire nei guai fu il medico Muhamud Abdulkadir.
Non conosco i capi, sono solo un impiegato. Si è difeso così. Intanto all'antiterrorismo controllano i bonifi bancari alcuni diretti personalmente al presidente di Al Baraakat che ha negato rapporti con la rete di Bin laden. In Toscana le rimesse degli immigrati somali ammontano a circa 270mila dollari l'anno. Per difendere Muhamud venenro a Firenze due viceministri del governo di Mogadiscio che chiesero aiuto contro il terrorismo.

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